Al fianco di misure come l'APE e la Quota 41 per i lavoratori precoci resta l'attesa su di un'altra opzione di flessibilità che risulterà particolarmente utile per coloro che hanno avuto una carriera lavorativa discontinua e caratterizzata da versamenti in differenti gestioni. Si tratta del nuovo cumulo gratuito, un provvedimento deciso all'interno della Legge di bilancio 2017 e con il quale il legislatore si pone l'obiettivo di consentire la valorizzazione di versamenti in più gestioni per poter ottenere il pensionamento secondo le regole della quiescenza di vecchiaia oppure per l'anticipata.
Sulla questione si è ancora in attesa di un apposito decreto attuativo che dovrà essere emesso dal Ministero dell'economia, ma resta comunque già delineato il meccanismo di base che caratterizzerà questo istituto, a partire dal sistema di calcolo utile per determinare l'importo del futuro assegno. Vediamo insieme come funzionerà nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni flessibili e cumulo gratuito: calcolo pro quota per gli aderenti
Stante quanto appena delineato, chi deciderà di utilizzare il nuovo cumulo gratuito si vedrà calcolare il proprio assegno sulla base del metodo pro quota, pertanto ogni singola gestione effettuerà il conteggio secondo le proprie regole di funzionamento.
All'Inps spetterà poi il compito di erogare un assegno unico. Potranno utilizzare l'opzione tutti coloro che risultano iscritti ad una gestione pubblica o privata dell'Inps, oltre che ad una cassa professionale o all'Inpgi. Gli istituti previdenziali dei vari Ordini si sono mossi nelle scorse settimane per esplicitare il funzionamento del cumulo gratuito rispetto alle regole interne: tra coloro che hanno fornito di recente informazioni di approfondimento ai propri iscritti citiamo ad esempio la Cassa forense (tramite la circolare 1/2017) e la CNPADC (l'ente dei dottori commercialisti).
Le regole utili per beneficiare della misura
Il cumulo gratuito rappresenta un'alternativa valida rispetto ai costi della ricongiunzione onerosa, oppure al taglio del futuro assegno che si realizza attraverso il ricalcolo contributivo della totalizzazione. Per poterne fruire bisognerà inoltre sommare tutti i versamenti per intero, che non devono risultare coincidenti tra di loro.
Il pensionando non deve inoltre essere già titolare di un trattamento pensionistico diretto. Le regole di funzionamento affermano poi che il diritto alla pensione di vecchiaia tramite il cumulo si raggiunge sulla base dei requisiti più elevati tra le gestioni coinvolte nella domanda.
Pensioni opzione donna, esodati, precoci ed APE tra i lavoratori esclusi
Se la misura del cumulo gratuito appare un deciso passo in avanti rispetto al passato, restano comunque ampie aree di criticità. Il Comitato OD social sta infatti portando avanti una battaglia politica per consentire l'accesso alla misura alle lavoratrici che desiderano fruire dell'opzione donna; una rivendicazione alla quale partecipano anche i lavoratori esodati riuniti nel Comitato Licenziati e Cessati senza tutele.
Ma il nuovo cumulo non risulta fruibile nemmeno per i lavoratori precoci che potrebbero raggiungere l'accesso all'Inps con 41 anni di versamenti (la nota quota 41). Infine, anche l'APE sociale e volontaria restano escluse dalla misura.
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