Rispetto ai diversi provvedimenti in attesa sulla riforma previdenziale, il Governo ha provveduto a siglare solo quello relativo all'APE sociale, mentre prosegue l'attesa per la Quota 41 dei lavoratori precoci, il cumulo gratuito dei contributi e l'APE volontaria (che potrebbe arrivare per ultima, dopo la metà di maggio). È questo il quadro della situazione al 25 aprile, uno scenario che vede i lavoratori separati ormai da solo una settimana dal termine indicato come via libera per l'inoltro delle domande di pensionamento legate alle nuove misure.

La finestra utile si estenderà fino al 30 giugno, ma il ritardo accumulato ha già fatto lanciare negli scorsi giorni l'allarme da parte dei sindacati, che si sono espressi con preoccupazione, tanto che l'Inca - Cgil ha parlato di una vera e propria "corsa ad ostacoli" (Colombini). Resta il fatto che senza i decreti attuativi molti lavoratori non sono ancora in grado di comprendere se potranno effettivamente rientrare nel perimetro delle misure.

Riforma pensioni e FASE 2: le opzioni di flessibilità allo studio

Nel frattempo prosegue anche il dibattito politico sulla cosiddetta FASE 2 della riforma previdenziale, con il tavolo di confronto tra Governo e sindacati che tornerà a riunirsi il prossimo 4 maggio.

La riunione verterà principalmente sulla creazione di una pensione di garanzia in favore dei lavoratori iscritti al sistema contributivo puro, ma sullo sfondo restano anche altre tematiche come i lavori di cura e le tutele previdenziali per il genere femminile, il rilancio della previdenza integrativa, la sterilizzazione dell'aspettativa di vita e l'adeguamento delle Pensioni più basse.

Per i giovani si profila il riscatto di laurea gratuito?

Nell'ultima settimana è emerso anche il tema del riscatto gratuito degli studi universitari, con una nuova proposta in arrivo dal Sottosegretario Pier Paolo Baretta. L'idea consiste nel permettere ai giovani di valorizzare a livello contributivo il periodo degli studi universitari; un'ipotesi che, seppure con distinguo e interpretazioni differenti, trova aperture sia da parte dell'opposizione che dei sindacati.

Bisogna anche tenere presente che attualmente riscattare la laurea rappresenta un'operazione estremamente onerosa per il contribuente, tanto da scoraggiarne la pratica.

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