La riforma delle Pensioni entra nel vivo. Il mondo INPS potrebbe trovarsi ad un punto di svolta con l'avvio di questa settimana che potrebbe rivelarsi decisiva per la disciplina dei dettagli di tutti quegli strumenti previdenziali per i quali Governo e sindacati si stanno confrontando oramai da troppo tempo. Dopo il vertice che si è tenuto a Roma la settimana scorsa, sono aumentate le perplessità circa i tempi di attuazione delle nuove misure previdenziali: il timore è che il Governo non sia in grado di farsi trovare pronto per il 1° maggio 2017, data di inizio prevista anche dalla Legge di Bilancio 2017.

Pensioni INPS, novità oggi 10 aprile 2017

In base alle ultime notizie trapelate dopo il faccia a faccia tra il Ministro Giuliano Poletti e le organizzazioni sindacali, pare che il Governo sia intenzionato ad introdurre, a margine di un decreto, una franchigia 12 mesi da riconoscere nell'ambito della gamma dell'anticipo pensionistico. APE sociale e Quota 41 rappresentano, ad oggi 10 aprile 2017, gli argomenti più dibattuti del momento: le misure riguardano, in sostanza, i lavoratori impiegati nell'elenco di quelle mansioni considerate gravose e previste negli allegati C ed E della Legge di Bilancio 2017. Per loro l'anticipo pensionistico è possibile se abbiano svolto almeno sei anni di lavoro continuo in una delle mansioni indicate.

Con l'introduzione della franchigia si riconosce la possibilità di spalmare questo lasso di tempo in un arco di 7 anni considerando quindi anche l'eventualità di un'interruzione del lavoro per un periodo massimo di 12 mesi. Lo scontro con i sindacati nasce perché questi ultimi chiedevano l'introduzione di una franchigia di almeno 24 mesi.

La discussione, al momento, pare ancora aperta.

Quota 41, petizione online per i correttivi alla normativa

Per i lavoratori che intendano beneficiare dell'APE sociale, il cosiddetto 'ponte' che accompagna all'età pensionabile, è necessario che risultino in possesso di specifici requisiti:

  • 63 anni di età
  • 36 anni di contributi

Oppure, in via alternativa, possono chiedere di uscire dal lavoro se abbiano già versato 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica: appunto Quota 41.

Questa strada però è possibile soltanto se il lavoratore che ne faccia richiesta all'INPS abbia svolto almeno 12 mesi di attività prima del 19esimo anno di età. Proprio su Quota 41 è diventata serrata la lotta del comitato 'Lavoratori precoci uniti' che, nelle ultime ore, ha intensificato la campagna di sensibilizzazione per la petizione online giunta oramai a circa 35.000 firme. L'obiettivo è 50.000 firme fanno sapere dal comitato che, intanto, nella giornata di domenica ha incontrato con una propria delegazione il ministro Andrea Orlando candidato alle primarie nazionali del Partito democratico.

Dall'APE sociale all'APE volontario: requisiti e domanda

Per quanto riguarda l'APE volontario, lo strumento previdenziale dell'INPS può essere riconosciuto ai lavorati che siano iscritti presso l'assicurazione generale obbligatoria e presso le forme sostitutive. Per ottenere il beneficio il lavoratore deve:

  • Aver raggiunto il 63esimo anno
  • 20 anni di contributi
  • Non risultare oltre i 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia.