Quanto costa e, soprattutto, a chi conviene il riscatto della laurea per sperare di andare in pensione anticipata o di vecchiaia, eventualmente arricchendo anche l'assegno della pensione? Un tempo, pagare il riscatto della laurea conveniva davvero, non solo per i costi contenuti, ma anche per i risultati verificabili in termini di anni di uscita in anticipo dal mondo del lavoro. Tuttavia, le riforme delle Pensioni degli ultimi anni hanno reso il riscatto della laurea poco conveniente, soprattutto per l'incertezza che l'elevato costo possa avere sulla propria pensione futura.

Di recente, Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia, ha anticipato l'intenzione di presentare un disegno di legge che renda gratuito il riscatto per le giovani generazioni, ovvero per i nati dal 1980 alla fine del millennio.

Riscatto della laurea 2017: a chi conviene per la pensione anticipata o di vecchiaia?

Da ultimo, l'Istituto Progetica ha effettuato uno studio approfondito per verificare chi avrebbe i maggiori benefici, in termini di pensione anticipata e di vecchiaia, dal riscatto della laurea. Ad oggi, beneficiano della maggiore convenienza in termini di costi i contribuenti che chiedano il riscatto subito dopo la laurea, quando il reddito dei precedenti dodici mesi dal momento della domanda è, presumibilmente, inferiore a quello che si avrà negli anni finali della vita lavorativa.

Dunque, prima si chiede il riscatto, meno si paga. Anche se diventa difficile stabilire quali saranno i benefici sull'anticipo di anni della pensione e, ancor meno, sull'importo dell'assegno mensile di pensione. Lo studio della Progetica, invece, confronta i benefici degli anni di risparmio di lavoro per arrivare alla pensione anticipata o a quella di vecchiaia, confrontando a varie età delle giovani generazioni, l'anticipo per chi proceda con il riscatto e per chi no.

Calcolo 2017 convenienza riscatto laurea per la pensione vecchiaia o anticipata

Lo studio della Progetica sulla pensione anticipata e di vecchiaia, come si può vedere dal grafico, confronta i benefici delle giovani generazioni che provvedono al riscatto della laurea triennale o quinquennale, stimandone l'età del pensionamento e confrontandola con quella di chi non proceda con il riscatto.

Trattandosi di una previsione, si mostrano i risultati per due scenari futuri, ovvero quello basso, caratterizzato da una ridotta crescita della speranza di vita e un assegno di pensione alto (2,8 volte la pensione sociale) e da uno scenario alto (elevata aspettativa di vita e pensione futura bassa, ovvero inferiore a 1,5 volte la pensione sociale). La conclusione alla quale giunge Progetica è quella che iniziare a lavorare il prima possibile, al termine della laurea, produce effetti tangibili sull'anticipo dell'età della pensione. Chi, invece, inizierà a lavorare dopo, a 29 anni circa, non avrà l'opportunità di agganciare la pensione anticipata e dovrà attendere quella di vecchiaia, anche dopo i 70 anni di età.