Si è chiusa, ieri, 24 maggio, la sessione preselettiva del concorso per Assistenti Giudiziari. Iniziata l'8 maggio scorso, questa prima fase ha visto la candidatura di oltre 300mila persone, per 800 posti messi a concorso, anche se il numero dei partecipanti è risultato essere di gran lunga sotto a quello delle domande pervenute.

Il concorso, aperto anche ai diplomati, ha visto la partecipazione di diverse categorie di persone, dall'età variegata: studenti universitari, praticanti avvocati, laureati in varie discipline, avvocati a tutti gli effetti e ovviamente disoccupati.

La prova preselettiva consisteva in un test di 50 domande di diritto pubblico ed amministrativo, a cui rispondere in 45 minuti, tramite un PC collegato al singolo candidato attraverso un codice personale consegnato dagli addetti ai lavori, all'ingresso. Sui vari forum e gruppi social dedicati, fin dai primi giorni si è ipotizzato, considerati i numeri, che la soglia minima per il superamento fosse 50/50, che vuol dire non commettere errori.

Nell'attesa degli esiti, che dovrebbero essere pubblicati il 30 maggio, c'è chi già ha iniziato a preparare la prova successiva, che sarà incentrata su procedura civile e penale, forte del suo punteggio di 50. Ma c'è anche chi non perde le speranze e con uno o due errori commessi vive questi giorni in una situazione di limbo.

Non sono mancate le polemiche

Difficile organizzare un concorso che ha visto la partecipazione di così tante persone e tra questi, in molti, hanno evidenziato alcune problematiche riscontrate in questo primo step. Tutte le prove sono cominciate in media due ore e mezza dopo l'orario di ingresso, questo dovuto ai tanti controlli e le lunghe file da affrontare sotto il sole cocente, soprattutto per il deposito di bagagli e cellulari, il cui ingresso era vietato nell'area della prova.

Fattori che hanno messo in forte difficoltà coloro che affrontavano un lungo viaggio e che avevano prenotato aerei o treni.

A destare più clamore, però, sono state due situazioni particolari, che hanno messo in agitazione molti partecipanti. Su tutti, il pericolo che i computer usati per sostenere la prova potessero incepparsi nel momento clou, così come avvenuto il primo giorno.

Pensieri sospettosi sono scaturiti dal fatto che è stato concesso ai candidati di andare in bagno con la busta del proprio codice personale in mano, favorendo così un ipotetico scambio di persona e, quindi, di broglio.

C'è chi ne ha approfittato per fare amicizia o per trovare l'amore

C'è anche un lato più leggero, sicuramente più piacevole, di questa esperienza affrontata da migliaia di persone. In molti, infatti, ne hanno approfittato per fare amicizia o ancor di più per trovare l'amore. A testimonianza di ciò, i diversi selfie e gli annunci di cerca persone pubblicati sui social.

Possibile, quindi, che qualcuno, in alternativa al posto fisso in tribunale, abbia trovato un posto fisso di fianco ad una persona.