Le ultime notizie sulle pensioni, ad oggi, lunedì 22 maggio 2017, sono relative alle preoccupazioni espresse dai lavoratori in merito al ritardo nella pubblicazione dei Dpcm riguardanti le uscite anticipate: sono passate più di tre settimane da quel fatidico 1° maggio, data fissata dalla Legge di Bilancio per l'entrata in vigore dei nuovi provvedimenti. La preoccupazione riguarda soprattutto il tanto temuto 'ingorgo' di domande che verrà inevitabilmente a crearsi non appena verrà dato il via libera. Fermo restando che la prima finestra valida si chiuderà nel mese di luglio, anziché il 30 giugno, proprio a causa del ritardo nella pubblicazione dei decreti, ogni lavoratore sarà chiamato a vagliare la propria posizione previdenziale in tempi decisamente stretti.
Ultime notizie pensioni, lunedì 22 maggio 2017: sempre più pensionati 'in fuga' verso l'estero
Intanto, sono sempre di più le Pensioni che l'Inps eroga all'estero: come sottolineato dal portale specializzato Pensionioggi.it, dal 2008 sino ad oggi si è assistito ad un considerevole aumento di trasferimenti di residenza all'estero, dovuto soprattutto all'innegabile vantaggio della defiscalizzazione dell'assegno pensionistico, in base al paese di destinazione. Siccome nei paesi stranieri, si registra una tassazione del reddito decisamente più favorevole rispetto all'Italia, ecco che molti pensionati italiani si affidano a questa 'scappatoia' per evitare di vedersi assottigliare la propria pensione.
A questo proposito viene citata la Tunisia che potrebbe rappresentare una scelta piuttosto vantaggiosa soprattutto per gli ex dipendenti pubblici che potrebbero sfruttare addirittura la piena difiscalizzazione. E' chiaro, comunque, che non si tratta di una scelta facile, quella di andare a vivere all'estero, scelta motivata dal desiderare uno stile di vita almeno dignitoso o dal fatto di poter aiutare i propri figli rimasti senza lavoro in Italia.
Pensioni, news ad oggi 22 maggio: spese per prestazioni sociali in aumento rispetto a cinque anni fa
Sono davvero impressionanti, invece, i dati Istat relativi alla spesa sociale sostenuta del governo nel 2016-2017: come riportato dall'agenzia di informazione Adnkronos, la spesa per le 'prestazioni sociali' (pensioni, disoccupazione e spese sanitarie) è arrivata a toccare quota 382 miliardi, ben 27 miliardi in più rispetto ai 355 miliardi che si registrarono cinque anni fa, nel 2012.
Per quanto riguarda, invece, le spese sostenute dallo Stato, nel 2016, per i redditi da lavoro dipendente (ovvero per la Pubblica Amministrazione) ammontano a 164,1 miliardi di euro, con una diminuzione, rispetto alla spesa sostenuta nel 2012, di due miliardi di euro (la spesa, cinque anni fa, fu pari a 164,1 miliardi).