In questi ultimi giorni di giugno 2017, le segreterie degli istituti scolastici sono in fibrillazione. Infatti oltre a tutte le procedure necessarie per gli esami di stato, gli assistenti amministrativi sono impegnati anche per le domande di inserimento e aggiornamento nella graduatorie di istituto (triennio 2017/2020). Sui social, e non solo, è in corso una vera e propria protesta di questi ultimi che non sono sicuri di riuscire a fare tutto in modo corretto entro domani, 24 giugno 2017. La prima contestazione che gli assistenti amministrativi fanno presente, è che il decreto ministeriale n.
374 è stato pubblicato il 1 giugno, quando moltissime scuole erano chiuse. Mentre la scadenza per la presentazione e ricezione delle domande è stata fissata dopo neanche un mese di tempo, in particolare ventitré giorni. Da qui poi il personale della segreteria avrebbe solo quattro giorni di tempo (dal 24 al 10 giugno) per la valutazione e l’inserimento dei moduli al Sidi. A tal proposito gli assistenti amministrativi si sono lamentati del poco tempo a disposizione e temono di non farcela in quanto il rischio è quello di fare dei pasticci e di penalizzare gli aspiranti docenti, causando successivamente numerosi ricorsi.
Ecco cosa sta succedendo nelle segreterie degli istituti scolastici
Il Miur terrà conto di queste difficoltà e farà slittare almeno il termine ultimo del 30 giugno oppure no?
Questo ancora non lo sappiamo, per il momento gli aspiranti docenti sono al corrente di queste scadenze e del fatto che dopo l’inserimento dei moduli al Sidi il 30 giugno, dal 1 luglio al 20 sarà possibile scegliere le venti scuole. Queste ultime dovranno essere necessariamente della stessa provincia e saranno le sedi nelle quali gli aspiranti docenti saranno inseriti in graduatoria.
Ricordiamo che, per quanto riguarda i punteggi, il calcolo di essi e dei servizi svolti sarà registrato automaticamente dal Sistema Informativo. Infatti gli assistenti amministrativi dovranno solo inserire tutti i dati. Il lavoro ingente per loro tuttavia sarà quello di accertare innanzitutto il diritto all’insegnamento per tutti gli aspiranti docenti di nuova inclusione.
In secondo luogo non bisogna sottovalutare tutte le domande e i chiarimenti che gli aspiranti docenti pongono in segreteria che giustamente il D.M. impone di fornire. Infine in alcune scuole il personale amministrativo si è anche dimezzato per via delle ferie estive e questo di certo non facilita il lavoro. Cosa succederà? Si risolverà tutto per il meglio o ci saranno dei cambiamenti in corso?