Le notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 27 giugno ci rimandano alle dichiarazioni di Elsa Fornero, all'indomani dell'annuncio di un referendum abrogativo della sua riforma previdenziale, varata durante il Governo Monti. Inoltre tratteremo la reazione che si è avuta nei gruppi "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" e "41 x tutti lavoratori uniti". Intanto, nei giorni scorsi, Cesare Damiano ha rilanciato il tema del confronto tra governo e sindacati sulla fase 2, inerente le misure pensionistiche da adottare dopo il successo dell'Ape social e quota 41, puntando i riflettori su una questione destinata nei prossimi mesi a diventare di primo piano, la pensione di garanzia per i giovani.

Riforma Fornero, la risposta dell'ex ministra del Lavoro

Questa mattina il sito Termometro Politico riporta alcune dichiarazioni in esclusiva di Elsa Fornero, chiamata a rispondere dopo l'iniziativa da parte di alcune sigle sindacali appartenenti alla Confsal. L'obiettivo è raccogliere 50 mila firme, il numero minimo necessario per presentare il testo di decreto legge per l'abolizione della riforma Pensioni Fornero. L'ex ministra del governo Monti ha commentato il comunicato ufficiale pubblicato ieri dai sindacati FNA, UNSA, FISMIC, FIALS, FAST e SNALS, affermando come sia un diritto presentare un referendum, così come allo stesso tempo è un dovere da parte della Corte Costituzionale esprimersi sulla costituzionalità o meno della richiesta.

La Fornero si è anche detta pronta a difendere la sua riforma, entrando nel merito dei costi che avrebbe sulle generazioni future una sua cancellazione. In conclusione, l'economista italiana ha evidenziato come siano illusorie le dichiarazioni di alcuni politici nei confronti del testo della sua legge.

Abrogazione Fornero, il precedente

Già nel recente passato un'iniziativa simile era stata presentata dal segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini. All'epoca, il leader del Carroccio aveva raccolto un numero di firme sufficienti per presentare la richiesta di referendum abrogativo per la legge Fornero. Sembrava che tutto fosse pronto per la chiamata alle urne degli italiani, per decidere il destino della riforma.

Ieri, come oggi, la risposta della popolazione sarebbe stata probabilmente univoca, considerato il malcontento che la riforma pensioni del 2011 ha generato tra i lavoratori, in particolar modo esodati e lavoratori precoci. Dalla Corte Costituzionale però arrivò l'inatteso stop, che di fatto bloccò qualsiasi ulteriore tentativo, nel breve termine, di mandare "in pensione" la riforma Fornero. Di recente, inoltre, Matteo Renzi ha sottolineato come "nonostante la Fornero" si sia riusciti a reintrodurre la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro grazie ai provvedimenti sulla pensione anticipata a 63 anni attraverso l'Ape social, oltre alla quota 41 per i lavoratori precoci che appartengono alle categorie determinate all'interno della Legge di Stabilità per il 2017.

Lavoratori precoci, monta la protesta

Alla notizia della nuova raccolta firme per l'abolizione della riforma Fornero, in rete è puntualmente arrivata la reazione dei lavoratori precoci. Dal gruppo "41 x tutti lavoratori uniti" a quello dei "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" si è levato un coro unanime, che chiede a gran voce la cancellazione della legge. Alcuni si appellano a Salvini, dopo la resurrezione del Centrodestra alle ultime amministrative, c'è chi confida invece sull'azione dei sindacati e si augura che l'iniziativa vada a buon fine. Per rimanere aggiornati sulle prossime novità in merito e conoscere le ultime notizie sulle pensioni cliccate il tasto Segui in alto a destra.