L'obiettivo dell'incontro tra il ministro Valeria Fedeli e il rettore dell'Università di Camerino era trovare la soluzione per poter rilanciare l''ateneo. Nell'incontro avvenuto il 19 luglio scorso è stato firmato un accordo che prevede lo stanziamento di risorse a favore della ricostruzione e del recupero dei danni causati dal terremoto. Alla fine della riunione la Fedeli ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni che non lasciano spazio a dubbi circa l'impegno che sarà dedicato a questo progetto.

Ecco le parole del Ministro Valeria Fedeli

Valeria Fedeli sente vivamente il desiderio di far tornare l'Università di Camerino all'antico splendore, in quanto è il logo dove è stata scoperta la proteina contro il tumore al seno.

Parole decise quelle del ministro, che presto vedranno dare i giusti frutti, infatti secondo la Fedeli si è voluto accelerare il processo di ricostruzione di questa sede universitaria, in quanto i danni causati dal devastante terremoto impediscono il normale svolgimento di tutte le attività e della ricerca. Sostiene inoltre che è necessario incoraggiare tutti gli studenti a non mollare, ma per far questo si deve procedere concretamente a dare tutti i supporti necessari.

Particolari sull'incontro Miur- Camerino

Dopo la stipula dell'accordo tra il Miur e l'Università di Camerino, è stato stabilito che lo stesso avrà una validità di quattro anni e vede il Miur garantire per il triennio dal 2017 al 2019 che il peso dell'UniCAM sia identico a quello dello scorso anno.

Inoltre, ad integrare il tutto, l'assegnazione del FFO attraverso lo stanziamento di diversi milioni di euro suddivisi nei vari anni determinando prima i giusti criteri.

E' stato inoltre stabilito che per la ricostruzione degli edifici maggiormente danneggiati per il 2016 lo stanziamento fosse pari a 3 milioni di euro e per gli anni successivi sarà stabilito di volta in volta.

Viene inoltre deciso che per gli studenti sarà possibile assistere alle lezioni in via telematica, in quanto parte degli edifici fanno parte della zona rossa, quella più pericolosa.

Ma non finisce qui, in quanto a favore dello studio viene concesso all'ateneo di poter organizzare un massimo di cinque eventi da suddividere tra il settore culturale, quello scientifico, quello didattico e infine quello riguardante l'innovazione tecnologica e non. Se non ci saranno ulteriori intoppi burocratici presto potrà prendere il via il reale recupero dell'Università di Camerino e di tutti i suoi beni.