Le ultime novità sul tema Pensioni hanno come protagonista Maurizio Landini. Il sindacalista della Fiom-Cgil è intervenuto oggi come ospite nella trasmissione Agorà Estate, in onda su Rai Tre. Di recente il dibattito previdenziale ha avuto al centro la scadenza dell'invio delle domande per Ape social e Quota 41, oltre alle ultimissime dichiarazioni sull'Ape volontaria del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e Tommaso Nannicini (Partito democratico). Erano invece giorni che non si registrava un intervento inerente la pensione per le donne. A rimediare a questa lacuna ci ha pensato Landini, che ha lanciato una interessante proposta per le lavoratrici.

Pensione donne: l'esempio della Germania

Nonostante l'argomento centrale non fosse quello previdenziale, Maurizio Landini ha chiesto al governo di fare in modo di allinearsi a quanto già si fa in Germania da anni. Nel Paese teutonico se una donna partorisce riceve in automatico dallo Stato 2 anni di contributi, che vanno ad aggiungersi alla propria carriera contributiva, esercitando un importante ruolo rispetto al raggiungimento dei requisiti per andare in pensione. Ricordiamo che in Germania la donna può andare in pensione anticipata a 60 anni oppure al raggiungimento dei 65 anni, età in cui si raggiunge la pensione di vecchiaia.

Durante il suo intervento ad Agorà Estate, Landini ha anche parlato della pensione dei giovani, sottolineando come la situazione sia un disastro, parlando di pensione non adeguata, e chiedendo di riaprire il tavolo di confronto a partire dal mese di settembre, dopo la pausa estiva, in quanto le risorse ci sono e vanno sfruttate a dovere.

Opzione Donna: le lavoratrici vogliono soltanto la proroga

Nel silenzio generale di notizie sull'Opzione Donna, quello di Landini è se vogliamo l'ultimo aggiornamento in ordine cronologico che può suscitare un qualche interesse per le lavoratrici, sebbene la posizione espressa all'interno del gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018" delle amministratrici Vania Barboni e Giulia Molinaro risulti ormai netta: la richiesta è sempre una sola, la proroga del regime sperimentale OD al prossimo anno o in alternativa che sia resa strutturale la misura.

Di recente avevamo trattato la questione dei contributi figurativi, di cui si era parlato la settimana scorsa, idea però rigettata dalle appartenenti al gruppo, che nel frattempo continuano a sostenere su Twitter la battaglia dell'utente Valter Benetello, che prosegue a colpi di tweet il suo duello personale con i più importanti soggetti politici del Paese e i leader sindacali, per non far scendere nell'anonimato la richiesta di Opzione Donna al 2018, anche alla luce delle oltre 20 mila firme raccolte dalla petizione di Giulia Molinaro su Change.org riguardo alla proroga della misura.

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