Anche quest'anno i numeri delle assunzioni nella Scuola restano alti, anche se per i precari i problemi sono ancora molti, e ci sono delle categorie del settore dell'istruzione che continuano a essere nel limbo dei "senza futuro". Vediamo i numeri delle assunzioni in ruolo docenti e quali categorie non sono a oggi tutelate nella scuola italiana.

Assunzioni docenti 2017, numeri alti

Le assunzioni per l'anno scolastico 2017/2018 sono di circa 52 mila unità per il personale docente. In dettaglio si tratta di: 4050 cattedre nella scuola dell'infanzia, ben 11.521 nella scuola primaria, 19.936 alla secondaria di I grado mentre a quella di II grado sono destinate 15.548 cattedre e ai licei musicali 718.

I sindacati parlano di questi numeri come di un successo, perché fortunatamente il Governo italiano sta seguendo come abitudine da qualche anno questo trend volto alla stabilizzazione dei docenti precari aventi titolo presenti in Gae. A tal fine si è impegnato, infatti, ad autorizzare le assunzioni di questi giorni. I numeri del turn over corrispondono a circa 37 mila posti, ad essi si aggiungono altri 15 mila che sono il risultato di una lotta, per cui molti si sono battuti e che riconosce il passaggio dall’organico di fatto a quello di diritto. Mentre per chi è in Gae, perché ha superato il concorso, il sogno del posto fisso sta diventando anno dopo anno realtà, non è lo stesso per chi invece è in III fascia.

I tanti docenti che sono nel limbo

La III fascia dei non abilitati, non può essere altrettanto felice per il futuro, come coloro che sono in Gae, rimane ancora oggi un limbo. In essa si trovano coloro che, non avendo avuto la possibilità di partecipare a percorsi abilitanti, nonostante anni di servizio, continuano a essere la ruota di scorta del paese, da cui si attinge per coprire cattedre rimaste libere.

Sì, forse con il Fis molti di loro potranno uscire dal precariato, ma quanti di loro ne resteranno esclusi, vedi ad esempio gli Itp cancellati dalla Gelmini con un colpo di spugna, e i tanti che non riusciranno a superare un concorso o che non hanno le carte in regola per entrare nella scuola, che faranno? Molti di questi parteciperanno al concorso 2018, ma per altri il problema rimane, questi "esclusi" vivranno con l'ansia di rimanere un giorno senza lavoro, anche se la Fedeli sembra intenzionata a dare risposte proprio a tutti tra i docenti l'ansia rimane.

Rimane il problema dei precari Ata

E il personale Ata? Da una nota della Uil risulta aperto del suo portavoce Pino Turi, quest'anno dovranno essere occupati tutti i posti disponibili e vacanti, sarà così? Verrà ascoltato? Questo ramo della Pubblica Amministrazione ha subito molte angherie, nessuno che pensasse di stabilizzare gli aventi titolo della prima fascia, le immissioni ci sono state ma non come per i docenti. I tanti tagli hanno ridotto le segreterie a scolapasta. Gli uffici fanno acqua da tutte le parti, mentre si spende tanto in innovazione tecnologica e poi, per un semplice inoltro di scelta delle sedi, si manda in tilt un sistema intero. Il personale è poco e si parla di rinvio del bando della III fascia Ata, proprio per le troppe incombenze che a settembre coinvolgeranno il personale di segreteria.

I tanti problemi ancora da risolvere

Per la scuola molto si è fatto, ma secondo l'opinione diffusa tra il personale della scuola molto si è fatto male, ecco perché Renzi non è più nelle corde dei lavoratori del mondo della scuola. Troppi tagli per il personal Ata, tante assunzioni per i docenti, ma fuori sede. Ora si sta aggiustando quello che non andava, ma la scuola ha bisogno di più personale Ata per le segreterie, per i tanti problemi tecnici presenti nelle scuole italiane e più collaboratori scolastici, non per le pulizie ma per la vigilanza, peculiare per rendere sicure le scuole italiane e non meno importante, un reclutamento docenti più serio e meritocratico di quello attuale.