Arrivano novità sulle ipotesi di riforma delle Pensioni per il 2017, e in particolare per l'uscita anticipata, con proposte di introduzione della quota 100 ottenuta dalla somma tra età anagrafica e contributi versati. Infatti, il sindacato Confsal prevede di avviare nel prossimo autunno, in occasione della discussione per la legge di Bilancio 2018, le ipotesi di pensione anticipata con la maturazione della quota 100, ma anche sulle modifiche inerenti le pensioni minime e i limiti di quarant'anni relativi ai contributi versati. Ma molte delle aspettative sono inerenti proprio alle pensioni anticipate, con il meccanismo della quota 100 che verrebbe reintrodotto per alleviare gli aggiornamenti in aumento delle età e dei requisiti contributivi necessari per la pensione che vennero introdotti con la riforma Fornero.

Quota 100 per la pensione anticipata: le ipotesi di riforma di fine 2017

La proposta della pensione anticipata con la quota 100 risale al progetto di legge predisposto due anni fa da Cesare Damiano, Presidente della Commissione del Lavoro alla Camera. La proposta della Q100 per le pensioni anticipate verrà rispolverata nel prossimo autunno, a partire da settembre. Come spiegato all'agenzia Adnkronos dall'Unsa, l'Unione dei sindacati autonomi, l'ipotesi della reintroduzione di questa quota prevederebbe la raccolta delle firme a sostegno del disegno di legge presentato da Cesare Damiano. Il meccanismo studiato per questa formula di uscita anticipata prevede che il contribuente possa uscire sommando due requisiti, ovvero l'età e i contributi.

Per l'età non si dovrà scendere al di sotto dei sessantadue anni, mentre per i contributi saranno necessari almeno trentacinque anni di versamenti. Ovviamente, sommando i due minimi non si arriva a 100 per la quota e dunque occorrerà che almeno uno dei due sia superiore ai requisiti minimi.

Pensioni anticipate 2017, ultime novità di oggi sulla quota 100

Pertanto, per andare in pensione anticipata con la quota 100 sarà necessario che la somma degli anni di età e i versamenti faccia giusto cento. Una somma che, secondo i sindacati, rappresenterebbero il punto di equilibrio tra tute le proposte fatte sulle pensioni anticipate.

Infatti, data la rigidità dei requisiti per l'Ape social, ovvero l'anticipo pensionistico a condizioni agevolate e per la maturazione della quota 41 dei precoci, la proposta di Damiano rappresenterebbe il punto di equilibrio dal quale far ripartire le ipotesi di flessibilità in uscita da lavoro, andando incontro nel contempo alle richieste dei contribuenti.