Il riscatto della laurea rientra attualmente tra i contributi utili alla maturazione dei diritto alla pensione per tutte le prestazioni. Per poter avviare la pratica bisogna però aver concluso il percorso di studio, mentre restano validi ai fini della domanda solo gli anni di effettiva frequenza in corso. Sono invece incompatibili all'esercizio dell'opzione i periodi di iscrizione fuori corso e quelli che risultano già coperti da contribuzione, ad esempio nel caso degli studenti lavoratori. Rientrano tra i titoli riscattabili i diplomi universitari, quelli di laurea e specializzazione oltre ai dottorati di ricerca e ai nuovi corsi degli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale.
Come funziona il calcolo dell'onere
Per quanto concerne il calcolo del versamento da effettuare per completare il riscatto ai fini pensionistici, attualmente l'onere è stimato sulla base del sistema di determinazione previsto per la pensione retributiva o contributiva, tenendo conto del periodo in cui vanno collocati i periodi da riscattare. Per quelli antecedenti al 31/12 del 1995 il calcolo dipende da numerosi fattori come l'età, l'anzianità complessiva di contribuzione e gli stipendi percepiti negli anni. Per i periodi successivi, valgono le regole del sistema contributivo, con l'applicazione dell'aliquota in vigore alla data di riscatto.