Le ultime novità sulle pensioni anticipate ad oggi 5 agosto 2017 approfondiscono le richieste in arrivo dai Comitati e dai lavoratori sulla flessibilità in uscita. Si va dalla creazione di un'APE donna dedicata alla sterilizzazione dell'impatto di genere fino all'estensione dell'APE sociale e della quota 41, mentre per l'APE volontaria si attende il momento dell'attuazione definitiva con l'arrivo delle istruzioni attuative in Gazzetta Ufficiale a settembre. Vi sono poi interessanti novità in arrivo dai fondi pensione, che si aprono ad un possibile anticipo della rendita o del capitale fino a 10 anni rispetto ai criteri ordinari di quiescenza, qualora il sottoscrittore si ritrovi a vivere situazioni di disagio in età avanzata.
Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni anticipate, il CODS continua a sostenere l'APE donna
Sulle differenze di genere è arrivato negli scorsi giorni una nuova presa di posizione da parte di Orietta Armiliato del Comitato Opzione Donna Social, con la quale invita le proprie iscritte a sostenere una modifica dei apertura dell'anticipo pensionistico. La fondatrice del Comitato ricorda che "l'opzione APE donna è uguale alla flessibilità previdenziale sostenibile", motivo per il quale "noi ci crediamo e supportiamo tutti coloro che stanno lavorando per renderla possibile". L'idea resta quella di valorizzare i lavori di cura, garantendo quindi un'accesso agevolato nell'Inps con il riconoscimento più ampio degli anni passati ad accudire i familiari o della maternità.
Pensioni anticipate, occhi puntati su APE sociale e Quota 41
Sull'APE sociale e la quota 41 i prossimi mesi appaiono decisivi. Oltre alla possibile discussione di nuovi provvedimenti di apertura per l'estensione della platea degli aventi diritto, entro la metà di ottobre l'Inps dovrà determinare quante delle domande inviate con la prima finestra utile avranno tutti i requisiti per poter garantire effettivamente l'anticipo pensionistico ai richiedenti.
Numeri che con tutta probabilità saranno utilizzati anche per ragionare su interventi correttivi relativi ai fondi stanziati con la legge di bilancio 2018. La questione al momento appare però tutt'altro che scontata, visto che la stessa Manovra dovrà inglobare anche le modifiche previste per la c.d. FASE 2 della riforma. Bisognerà quindi trovare la quadra tra esigenze di flessibilità di accesso all'Inps e rigidità dei conti, anche considerando che in una recente intervista al Sole 24 Ore il Ministro Padoan ha parlato di budget limitati e disposizioni per un massimo di 15 miliardi di euro.
Con il DL Concorrenza possibile anticipare fino a 10 anni le prestazioni dei fondi pensione
Il nuovo dispositivo di legge sulla concorrenza porta importanti novità in merito alla gestione del TFR ed ai fondi pensione integrativi. Nel primo caso si potranno stabilire anche percentuali minime di conferimento del trattamento di fine rapporto all'interno dei fondi pensione, slegando così il lavoratore dal peso di una scelta ad oggi dicotomica oltre che irreversibile. La decisione della percentuale effettiva passerà per i contratti aziendali o gli accordi collettivi, ma si tratta di un passo in avanti rispetto alla rigidità del passato. Resta poi da sottolineare la possibilità di fruire di un anticipo delle prestazioni erogate dal fondo per coloro che dovessero trovarsi a vivere situazioni di difficoltà in età avanzata.
In particolare, basterà aver accumulato 24 mesi di inattività per beneficiare della rendita, purché non manchino più di 5 o 10 anni dalla data di pensionamento.
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