Ricomincia la settimana e come al solito ricominciano le discussioni e le polemiche suscitate dall'argomento della riforma Pensioni. La tematica è oramai diventata di forte attualità e il grande interesse da parte dei cittadini e dei lavoratori italiani, come è normale che sia, d'altronde, non fa che portare al centro dell'attenzione la questione. Dopo le recenti dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Cesare Damiano, infatti, lo stesso è tornato a parlare mettendo al centro del suo discorso i rischi che il sistema previdenziale attuale provocherebbe ai lavoratori.

Riforma pensioni, ecco i provvedimenti necessari per Damiano

Secondo quanto si legge sul sito Pensionioggi.it, la posizione di Cesare Damiano sarebbe abbastanza netta. Secondo il presidente, infatti, alcune resistenze da parte del Governo sull'inserimento del tema riforma pensioni nella prossima legge di Bilancio sembra che si stiano superando. Per fortuna, perché secondo il suo pensiero, pensioni e lavoro per i giovani devono camminare l'una accanto all'altra. Un segnale molto importante, come già ribadito più volte dal presidente della Commissione Lavoro alla Camera, sarà l'introduzione della pensione di garanzia che potrebbe permettere di ottenere un assegno previdenziale dignitoso a coloro i quali hanno cominciato a lavorare dal 1996.

Cesare Damiano: 'Se sei un lavoratore povero, sarai anche un pensionato povero'

Questi lavoratori, infatti, sempre secondo Cesare Damiano, hanno subito diversi svantaggi causati dal lavoro discontinuo e dai bassi salari, e di conseguenza c'è una grande necessità di ottenere tale introduzione. Attualmente il presidente ha dichiarato che se sei un lavoratore povero, sarai un pensionato povero.

Ecco perché oltre a questo strumento andranno soddisfatte tutte le domande che sono state recapitate per l'Ape social e per Quota 41 relativamente ai lavoratori precoci. In più, per Damiano bisogna intervenire anche per quanto riguarda il riconoscimento dei periodi di contribuzione per il lavoro di cura delle donne e, infine, dovrebbero essere rifatti i calcoli per l'età pensionabile che dal 2019 verrà incrementata di ben cinque mesi.

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