Sono ancora i temi legati alla riforma Pensioni ad animare il dibattito politico estivo. Mentre si stanno attuando l'Ape sociale e la Quota 41 precoci introdotti nella legge di Bilancio 2017, si resta in attesa dell'attivazione dell'Anticipo pensionistico volontario che dovrebbe arrivare a settembre. Ma ad accendere la discussione sono le proposte relative alla fase due della riforma pensioni su cui è in corso il confronto tra governo e sindacati che prevede altre tre riunioni tra agosto e settembre per mettere a punto le misure da inserire nella legge di Bilancio 2018 che sarà varata in autunno.
Riforma pensioni, nuovo intervento di Matteo Renzi
Tra i capitoli in discussione anche quello del ricalcolo delle pensioni erogate con il sistema retributivo con il metodo contributivo. Sulla questione è intervenuto oggi l'ex premier e attuale segretario del Partito democratico Matteo Renzi esprimendo sostanzialmente la stessa opinione espressa già nei giorni scorsi dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. "Il ricalcolo contributivo delle pensioni - ha assicurato il leader del Pd, il partito di maggioranza relativa - non avverrà". Dal Nazareno, così come da Palazzo Chigi, arrivano rassicurazioni in merito. "Lo Stato - ha proseguito Matteo Renzi - ha preso impegni con le persone. Certo è - ha aggiunto l'ex premier secondo quanto riporta l'Ansa - che equiparare le pensioni dei parlamentari a quelle dei cittadini è - ha sottolineato intervenendo ieri alla Festa dell'Unità di Livorno - una grande iniziativa di Matteo Richetti".
Il Governo Gentiloni e il Pd: no al ricalcolo contributivo
Dichiarazioni, quelle di Renzi sul ricalcolo contributivo delle pensioni in essere, che fanno il paio con quelle del ministro dello Sviluppo economico secondo il quale sarebbe "un disastro", ha affermato Carlo Calenda, dire ai pensionati italiani che i loro trattamenti previdenziali acquisiti con il sistema di calcolo retributivo vengano ricalcolati, a distanza di anni, con il metodo contributivo.
Questa è solo una delle questioni che agitano in questi giorni il dibattito politico sulla fase due della riforma pensioni, i prossimi incontri tra l'esecutivo e le parti sociali sono in programma tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, quando peraltro sarà attivato anche l'Ape volontario che chiuderà l'attuazione della fase uno degli interventi sul fronte previdenziale.