Le vacanze estive sono ormai alle battute finali, politici e sindacalisti tornano "al lavoro": riprende la settimana prossima il confronto sulla fase due della riforma Pensioni tra il ministro Giuliano Poletti e i leader di sindacati più rappresentativi, Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo. Oltre che di previdenza si discuterà anche di lavoro. Il percorso si preannuncia tortuoso, trovare un'intesa generale come è avvenuto con la fase uno della riforma pensioni sembra sempre più difficile.

Pensioni e lavoro, esecutivo e parti sociali attorno al tavolo il 30 agosto

Sulla previdenza la strada è in salita, l'esecutivo non sembra intenzionato a fare passi indietro sull'aumento dell'età pensionabile in automatico per l'adeguamento dei trattamenti pensionistici alle speranze di vita, norma che fa infuriare ai sindacati che chiedono modifiche. Sul lavoro, invece, il governo sembra più disponibile e pronto a inserire in legge di Bilancio 2018 contributi alle imprese per le nuove assunzioni di giovani attualmente disoccupati o stretti nella morsa del precariato. Se ne discuterà a partire dal 30 agosto, i prossimi due incontri già fissati durante la riunione del 27 luglio scorso, sono in programma l'1 e il 7 settembre sempre nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Diversi i capitoli in discussione. Dalla previdenza per i giovani alle pensioni complementari; dagli ammortizzatori sociali per chi resta senza lavoro alle politiche attive; dalla rivalutazioni delle pensioni in essere alla nuova Garanzia Giovani; dalla governance dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale alla regolamentazione della rappresentanza sindacale.

Ancora da sciogliere i nodi relativi al rinnovo dell'Ape sociale e all'aumento dell'età pensionabile.

Nessuna dietrofront da parte del governo sull'aumento dell'età pensionabile

"Non sarà una legge di spesa facile - ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni parlando della manovra di biancio per il 2018 - sarà una legge con interventi molto selettivi".

Tra gli interventi molto selettivi a cui fa riferimento il capo del governo quelli per i giovani. "Nell'ambito di questi limiti - ha detto il premier domenica scorsa al meeting di Comunione e Liberazione - intendiamo concentrare questi impegni innanzitutto - ha sottolineato secondo quanto riporta l'askanews - sul lavoro per i giovani". Sembrano ancora esserci poche aperture, però, alle richieste che arrivano da sindacati, parlamentari e movimenti sulla riforma pensioni, almeno per quanto riguarda le proposte che prevedono lo stop o il rinvio dell'aumento dell'età pensionabile.