Continua ininterrottamente il dibattito politico, economico e sindacale relativo alla fase due della riforma Pensioni sulla quale sono tornati ieri a confrontarsi il governo e i sindacati. Già il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti (Pd), ieri aveva fatto intendere che il percorso sarà stretto in considerazione dell'esiguità della risorse di bilancio, ma aveva comunque rassicurato i sindacati sul fatto che saranno valutate le loro proposte.

Pensioni, altro che modifiche alla legge Fornero

Ma, a proposito di conti e vincoli di bilancio, la doccia fredda arriva oggi ancora una volta dal viceministro dell'Economia e delle Finanze Enrico Morando, anche lui del Partito democratico guidato da Matteo Renzi.

"I vincoli di bilancio - ha detto l'esponente del governo - devono sempre essere rispettati, per cui sulle pensioni - ha aggiunto il viceministro del Mef secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Italpress - saranno possibili interventi come qualche misura di completamento dell'Anticipo pensionistico sociale". Altro che modifiche alla legge Fornero e stop all'aumento automatico dell'età pensionabile. La centralità nella legge di Bilancio 2018 non sarà riconosciuta dunque alla fase due della riforma pensioni ma "a un'azione efficace di sviluppo - ha detto Morando parlando con i cronisti al termine di un incontro alla Festa dell'Unità di Firenze - dell'occupazione giovanile". Priorità, dunque, al lavoro dei giovani, con i nuovi contributi fiscali alle imprese sulle nuove assunzioni.

Per il viceministro del Mef le risorse sono scarse

Non lasciano spazio ad equivoci le dichiarazioni di Morando, che già sulla questione dell'aumento dell'età pensionabile ha parlato chiaro, dicendo sostanzialmente che il Governo Gentiloni ha intenzioni di andare avanti come prevede l'attuale normativa, sostenuto subito dopo dalle dichiarazioni nella stessa direzione del responsabile economico del Pd Tommaso Nannicini, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e già coordinatore del tavolo di confronto sulla fase uno della riforma pensioni.

Il viceministro dell'Economia ha spiegato che per quanto riguarda il fronte previdenziale le risorse, pari a poco più di 3 miliardi di euro, saranno impegnate per dare piena attuazione alle norma già varata con la legge di Bilancio 2017. La fase uno della riforma pensioni ha già comportato "un intervento significativo - ha detto Enrico Morando - in un contesto nel quale - ha sottolineato - le risorse sono scarse".