Le ultimissime novità ad oggi 7 settembre 2017 sulla riforma Pensioni emergono dalle dichiarazioni che ci ha rilasciato il precoce Roberto Occhiodoro presente, come la volta scorsa, sul luogo dell'incontro tra Governo e sindacati. Il secondo tavolo di confronto relativo al tema previdenziale si è infatti svolto come da calendarizzazione oggi pomeriggio dalle 15 alle 18:30, il confronto è stato lungo ed ha toccato soprattutto la questione relativa alle donne ed ai lavori di cura. Per il resto il precoce, come amministratore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' e i sindacati si dicono insoddisfatti dell'esito dello stesso.
Vediamo perché.
Sensazioni Occhiodoro e sindacati post incontro col Governo: siamo insoddisfatti!
- Può dirci cosa è emerso oggi dal tavolo di confronto tra Governo e sindacati e quali sensazioni avete percepito?
Dall'incontro è emerso troppo poco purtroppo, infatti sia noi quanto i sindacati ci riteniamo profondamente insoddisfatti, il Governo pare continuare a svincolare sul nodo critico delle risorse ancora disponibili per il proseguo della flessibilità in uscita. Nell'incontro di oggi l'esecutivo non si è espresso dovutamente su aspettativa di vita, pensioni giovani e previdenza in generale, e questo ci ha lasciato profondamente perplessi. Ci aspettavamo di passasse dalle parole, del primo incontro interlocutorio, ai fatti con ipotesi di misure da inserire nella prossima legge di bilancio.
Invece siamo 'rimasti a bocca asciutta', la sensazione è che il Governo non abbia intenzione di fare nulla per ampliare le platee che richiedono la quota 41 o la pensione anticipata in generale. L'esecutivo temporeggia attendendo il DEF , documento economia e finanza, dove saranno indicate le risorse, che temiamo, e purtroppo non solo noi lavoratori, siano davvero minime per il comprato previdenziale.
Solo di un argomento si è dibattuto a lungo, quello concernente la pensione per le donne.
Pensioni donne, l'ape sociale donna è certezza
-Che intenzioni ha dunque il Governo, è proiettato verso il proseguo di opzione donna o verso l'ape sociale 'in rosa'?
L'unica proposta che è effettivamente venuta fuori a chiare lettere da parte dell'esecutivo è proprio l'ape sociale donna, la misura prevede una riduzione di 1/2 anni di contribuzione ma solo nell'ambito dell'ape sociale, cioè per quelle donne con più di 63 anni.
Per cui le lavoratrici precoci purtroppo resterebbero fuori da tale misura, e anche tutte quelle lavoratrici che ambivano alla proroga di opzione donna essendo ancora giovani.
Pensioni precoci, Occhiodoro: Quota 41 resta la nostra battaglia
-Dunque come ha detto in un intervista il precoce Mauro d'Achille la quota 41 ormai sembra sempre più lontana dalle intenzioni del Governo e dunque la vostra lotta sarà solo più contro l'aumento dell'aspettativa di vita?
Su questo punto, indipendentemente dalle intenzioni del Governo, ci tengo a smentire categoricamente. Per noi del gruppo ' lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' la quota 41 per tutti non è assolutamente una misura 'affossata'.
E' stata e sarà sempre il nostro grido di battaglia. Siamo nati con questa idea ed il gruppo e gli amministratori, come me, in primis la porteranno avanti fino alla fine.
Se ci sembra estremamente più delineato il futuro previdenziale per le donne, molto più dubbi restano sul versante precoci, anticipate e stop adv, ma non per colpa di Roberto Occhiodoro, che ringraziamo per la disponibilità e l'intervista telefonica che ci ha concesso mentre è in viaggio di ritorno. Non resta che attendere l'ultimo incontro del 13 settembre per comprendere se i nodi irrisolti verranno presi maggiormente in considerazione dal Governo, o se sulla questione previdenza il capitolo si chiuderà senza grossi stravolgimenti sull'impianto pensionistico targato Fornero.