Si parla già di emigrazione previdenziale. Se da una parte l'Italia ha conosciuto in questi anni il fenomeno dell'immigrazione, con lo sbarco di centinaia di migliaia di persone, dall'altra parte si registra il fenomeno inverso, dove ad emigrare dal Bel Paese sono i nostri pensionati. La motivazione? Un costo della vita inferiore e soprattutto una pensione a volte raddoppiata in termini economici. E tutto grazie al regime fiscale agevolato di alcuni Paesi. Non serve andare chissà dove per trovarli: è sufficiente recarsi in Spagna o Portogallo, le due nuove terre promesse degli italiani over 60.
In Portogallo la pensione è esentasse per i primi 10 anni
La scelta di trasferirsi in una nazione come il Portogallo per un pensionato italiano può valere oro. Se qui in Italia percepisce un assegno previdenziale da 1200 euro, a Lisbona e dintorni può quasi raddoppiare nei primi dieci anni di residenza, quando la pensione non è soggetta ad alcuna tassazione. La comunità italiana in questi luoghi è in forte crescita, tanto che rientra nella normalità incontrare numerosi italiani che vivono stabilmente sul territorio portoghese. Ad offrire un ulteriore incentivo è anche il clima. Nebbia e tutte le altre condizioni che stanno favorendo l'innalzamento dei valori delle polveri sottili nelle grandi metropoli del Nord Italia non esistono nello stato lusitano.
Anche nelle Canarie prosegue il boom dell'emigrazione previdenziale. Dati ufficiali affermano che nella sola Tenerife si siano trasferiti quest'anno complessivamente 217 pensionati. L'italiano è una lingua sempre più parlata nelle isole spagnole, dove un affitto costa 400 euro ed una villa al mare 70 mila euro. Se si va ad una cena in ristorante, il costo medio si aggira intorno ai 10 euro.
In Italia quei soldi probabilmente si spendono al bar.
E Boeri pensa ai pensionati del Nord Europa
Gli italiani in pensione vanno in fuga in Spagna e Portogallo, mentre qui ci si preoccupa a trovare un modo per favorire l'arrivo dei pensionati del Nord Europa. E' questa, paradossalmente, la contromossa di Tito Boeri. Il presidente dell'Inps pensa a delle senior house da realizzare principalmente nei Comune delle zone interne, in modo da rendere più appetibile il trasferimento nel nostro Paese.
Allo studio dell'Inps alcuni incentivi fiscali, la cui validità dovrebbe avere una durata massima di tre anni. Tutto questo per contrastare le spese per quelle persone che percepiscono la quattordicesima e gli assegni sociali pur non essendo più in Italia. Non sarebbe stato più semplice evitare la partenza dei nostri?