Le ultimissime novità sulle Pensioni precoci e anticipate ruotano intorno all'ormai certo fiasco derivante dal numero di domande respinte per quanti hanno presentato prima istanza per uscire anticipatamente con Quota 41 e ape sociale. I dati, anche se non sono ancora stati resi pubblici in modo ufficiale, sono ormai noti da più fonti: a parlarne è stata Gabriella Di Michele, direttore generale INPS. Che in audizione in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati ha purtroppo reso noto l'andamento allarmante dei responsi negativi, ora sono in molti a chiedersi, visto che le risorse restano in abbondanza, cosa fare ed entro quanto per provare a riottenere il diritto negato in prima istanza, qualche info aggiuntiva.
Pensioni 2017, per precoci e ape sociale boom di rigetti e fondi avanzati
Anche i sindacati avevano lanciato l'allarme nei giorni scorsi, dicendo che all'incirca il 70% delle domande presentate non erano state accolte, facendo venire meno la strada verso la flessibilità in uscita tanto sponsorizzata come risultato importante ottenuto nella precedente Ldb 2017. Poi Gabriella di Michele ha confermato che su 66mila domande, ne sono state respinte circa 44mila 306. Un numero enorme, nello specifico la peggio l'hanno avuta i precoci. Infatti per l'Ape sociale sono state presentate 25.895 mila domande e ne sono state accolte circa 16.600, totale rigetti 64.9%, mentre per i precoci, le domande presentate all'Inps per accedere alla quota 41 sono state 26.251, mentre quelle rigettate 18.411, dunque il 'no diritto' è arrivato ad oltre il 70,10% dei richiedenti la pensione anticipata.
Sebbene l'Inps abbia nei giorni scorsi riesaminato su richiesta del Ministero del Lavoro talune domande, specie quelle per i lavoratori disoccupati e gli occupati nei mestieri gravosi e chi ha versato i contributi all'estero, riammettendone altri 3000, va da sé che i fondi stanziati per l'anno 2017 sono abbondantemente avanzati.
Pensioni anticipate, quota 41 e Ape sociale: entro quando fare nuova domanda?
Per raccogliere tutta la documentazione e presentare una nuova istanza vi è tempo fino al 30 novembre 2017, il richiedente deve presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di acceso al beneficio all'Inps per via telematica, ottenuto l'ok dall'ente di previdenza potrà poi presentare la domanda definitiva di accesso all'Ape sociale o alla quota 41 precoci.
Affinché non insorgano nuovi problemi nel riconoscimento dei requisiti è necessario che il dichiarante alleghi tutta la documentazione. L’erogazione dell’indennità avrà seguito dal mese successivo la presentazione della domanda, e la legge prevede altresì la retroattività dal 1 maggio 2017. In conclusione essendo ormai chiaro che chi ha presentato domanda ed ha ricevuto come risposta 'si diritto se rientra tra gli ammessi' certamente potrà usufruire della pensione anticipata, perché non vi sono problemi di fondi mancanti, tali informazioni aggiuntive restano valide per quel 70% dei richiedenti che si è visto rigettare la domanda e che farebbe bene a ripresentarla, se ha maturato i requisiti, entro il 30 novembre prossimo.