Non solo l'automatismo previsto per l'aumento dell'età pensionabile di cui si sta discutendo nelle ultime ore, la riforma Pensioni targata Fornero è tutta "sbagliata". A pensarla così sulla legge previdenziale, varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese che andava da Forza Italia al Partito democratico, è il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini, che continua chiedere la rottamazione della legge Fornero senza se e senza ma e l'introduzione di nuovi elementi di flessibilità per l'uscita anticipata dal lavoro verso nuove forme di prepensionamento in grado non solo di mandare in pensione gli ultrasessantenni ma anche di creare nuove opportunità di lavoro per i giovani vittime della disoccupazione, del precariato cronico, dei lavori discontinui.

Pensioni, si fa sentire la voce di Maurizio Landini

Nuovi elementi di flessibilità che non sembrano per niente arrivare con l'Anticipo pensionistico volontario per gli over 63 che comunque è molto penalizzante per i lavoratori e non promette di generare una ricambio generazionale nelle imprese, mentre resta tutta da vedere la questione sul fronte della Pubblica amministrazione. "Per me - ha dichiarato oggi Maurizio Landini - qualsiasi governo ci sarà se le pensioni non sono cambiate, bisogna cambiarle", ha sottolineato intervenendo oggi durante la punta di Agorà, il programma si approfondimento giornalistico condotto da Serena Bortono su Rai 3. "Io - ha proseguito - non guardo che governo c'è".

E' da tempo ormai che Landini, ex segretario generale della Fiom e promotore della "coalizione sociale" chiede di cambiare la legge Fornero e varare una riforma pensioni che renda più equo e flessibile il sistema pensionistico italiano.

Atteso per il 2 novembre incontro con il premier

"Guardo gli interessi delle persone - ha sottolineato il dirigente confederale del sindacato rosso - che debbo rappresentare".

Non ha dubbi, Landini, su come intervenire nel quadro della fase due della riforma pensioni di cui parleranno il 2 novembre prossimo a Palazzo Chigi i leader di Cgil, Cisl e Uil con il premier Paolo Gentiloni. "Noi dobbiamo dare il segno - ha detto il segretario confederale della Cgil ai microfoni di Rai 3 - che si comincia a cambiare una legge sbagliata che è stata - ha evidenziato - quella legge Fornero".

Qualche risposta in più da parte del Governo Gentiloni, almeno per quanto riguarda l'età pensionabile da adeguare alla speranza di vita rilevata dall'Istat, si potrà sapere il 2 novembre prossimo dopo l'incontro tra il premier e i sindacati.