Le ultimissime novità sulle Pensioni precoci e anticipate vertono in parte sulla graduatoria Inps che continua a riservare amare sorprese ai lavoratori che hanno richiesto la pensione anticipata con quota 41 e ape sociale ed in parte dalle ultime dichiarazioni, che suonano un po' come una gaffe, da parte del ministro dell'economia Padoan. Che ha dichiarato che il problema dei conti dell'Inps è dovuto al fatto che gli italiani vivono troppo a lungo e questo dunque incide negativamente. Ovviamente, manco a dirlo, sul web si è scatenata la polemica e la rabbia nei confronti delle 'infelici' affermazioni.
Specie ora che molti lavoratori, precoci e non, si sono visti rigettare la domanda di pensione anticipata, sebbene abbiano versato già oltre 40 anni di contributi. L'ultima notizia degna di rilievo sta nella pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto concernente l''Ape volontaria, ultima chance per quanti ambiscono a ritirarsi anzitempo dal lavoro, attraverso accordi con banche ed assicurazioni, l'ape volontaria, lo ricordiamo è a carico del lavoratore che ne fa richiesta. I dettagli ed il punto ad oggi 19/10/2017
Pensioni anticipate e precoci, la longevità incide sui conti dell'Inps
Al danno la beffa, verrebbe da dire, se si considera che pochi giorni fa il Ministro del Lavoro Poletti, nonostante le richieste dei sindacati sul fronte previdenziale, abbia chiuso la questione dicendo che la "previdenza non è una priorità del Governo e dunque della Ldb 2018", ora a fare infuriare ancor più i lavoratori ci ha pensato il Ministro dell'economia Padoan.
Che commentando in modo allarmato i dati del bilancio Inps ha affermato che i pensionati italiani "muoiono troppo tardi e ciò incide negativamente sui conti dell’Inps”. Peccato, dicono in molti basiti sul web, che quei pensionati abbiano versato per 40/41/42 anni i loro contributi e la pensione se la siano ampiamente guadagnata.
I lavoratori sul web non ci stanno in alcun modo ad essere considerati dei futuri parassiti a carico dello Stato, per loro il raggiungimento della quiescenza, che pare sempre più un'impresa ardua e lontana, visto l'ulteriore incremento di 5 mesi collegati all'adv dal 2019, non è un favore ma un diritto acquisito. I lavoratori, dicono all'unisono sulla pagina facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' avendo versato contributi per una vita, si ritengono più che meritevoli di vederseli restituiti al momento della pensione e confidano di poter vivere a lungo per godersela.
Nel frattempo sono in molti quelli a cui il diritto, oltre il 60%, è stato negato in prima istanza, ora il messaggio n . 3952 dell'Inps potrebbe, almeno per i disoccupati, riaprire qualche speranza di entrare in graduatoria. Grande attesa anche per l'ape volontaria che ha finalmente visto la luce in GU.
Pensioni 2017, Ape volontaria ora in Gazzetta
Finalmente si è sbloccata la situazione concernente l'Ape volontaria che ha visto la pubblicazione del decreto 150/2017 in Gazzetta Ufficiale il 17/10/2017, ed in vigore dal 18 ottobre. Affinché l'Ape divenga operativa necessitano ancora i provvedimenti Inps con le istruzioni operative quanto l'accordo con banche ed assicurazioni, il tutto dovrebbe concludersi entro 30 giorni.
Il decreto consta di 20 articoli che chiarificano i requisiti necessari per poter accedere all'anticipo pensionistico volontario e il regolamento che descrive le modalità per poter accedere alla presentazione della domanda. Resta da comprendere, vista la mole di domande rigettate per la quota 41 e l'ape social, se vi sarà o meno maggiore interesse in quella che sembrava essere all'inizio l'ultima opportunità, troppo dispendiosa, per poter accedere alla pensione.