Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 6 ottobre 2017 riguardano una nuova interrogazione parlamentare sulla totalizzazione dei contributi versati all'estero al fine di raggiungere i requisiti utili per il pensionamento anticipato tramite APE social. Nel frattempo dalla Camera sono arrivati anche nuovi commenti in merito al delicato tema dell'aspettativa di vita ed alle posizioni assunte dai tecnici negli scorsi giorni, mentre i sindacati continuano a chiedere un intervento correttivo sul parametro. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Uscite anticipate: si chiede l'APE sociale anche per i transfrontalieri

"Accesso all'Ape sociale anche per chi ha versato una parte dei contributi all'estero": lo domanda l'On. Davide Baruffi commentando un'interrogazione parlamentare sulla totalizzazione dei periodi assicurativi italiani ed esteri ai fini del perfezionamento dell'anzianità contributiva richiesta per la misura. Il Parlamentare ha quindi spiegato che si tratta di "una questione dirimente per i lavoratori transfrontalieri (ma non solo)" perché "a fronte della prima chiusura di Inps e Governo stiamo faticosamente conquistando una riconsiderazione del problema, per garantire parità di condizioni (e quindi un sacrosanto diritto) per questi lavoratori".

Pensioni: Bankitalia e Corte dei Conti tengano conto della situazione

Il giudizio espresso da Bankitalia e Corte dei Conti nella loro recente audizione in Parlamento ha fatto emergere non poche perplessità da parte del Presidente della Commissione lavoro alla Camera, che ha sottolineato l'importanza di aver già portato nuovi interventi di salvaguardia e correttivi strutturali all'interno della scorsa legge di bilancio rispetto alla rigidità della Manovra Fornero.

"Le preoccupazioni espresse nelle audizioni sul tema dell’età pensionabile devono tenere in considerazione quello che sta accadendo" evidenzia l'On. Cesare Damiano, ricordando che due anni fa l'aspettativa di vita ha registrato per la prima volta un'interruzione nella propria crescita. Anche per quest'anno è stimato un fenomeno simile, motivo per il quale si chiede la sospensione della decisione.

Sul punto, il Presidente della Commissione lavoro domanda infatti di aprire un tavolo di discussione, ma richiama anche i tecnici a smettere di affermare "che la spesa pensionistica è al 16% del PIL, senza spiegare che in quel dato sono compresi i costi dell’assistenza e le tasse sulle pensioni". Il dato al netto risulterebbe infatti stimabile attorno al 12%.

Aspettativa di vita: dalla UIL si torna a chiedere un intervento correttivo

"Noi chiediamo di congelare questo eventuale adeguamento perché abbiamo già l'età più alta di Europa per l'accesso alla pensione, ovvero 66 anni e 7 mesi. In Germania andranno in pensione a quest'età nel 2030": lo evidenzia il Segretario Confederale della UIL Domenico Proietti, intervenendo pochi giorni fa ad Ancona nell'ambito dell'assemblea dei quadri e delegati per la campagna unitaria "cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani".

Si chiedono pertanto risposte concrete in tal senso, "quindi congelare, studiare, perché non tutti i lavori hanno la stessa aspettativa di vita. È una proposta realistica che speriamo il Parlamento approvi".

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