All'interno della nostra rubrica "Parola ai Comitati" e della pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" proseguono gli aggiornamenti dell'ultim'ora sulla previdenza in merito al nuovo tavolo di confronto avvenuto questa mattina tra Governo e sindacati. Ricordiamo che la riunione era prevista per le 10.00 e riguardava principalmente l'inserimento in legge di bilancio 2018 dei provvedimenti decisi nel settembre dello scorso anno con la firma del verbale di accordo tra esecutivo e parti sociali. Purtroppo l'esito dell'appuntamento non sembra essere quello inizialmente sperato, stante che per le prerogative previdenziali lo stesso Ministro Poletti ha finora parlato solo dei possibili adeguamenti all'aspettativa di vita, spiegando che al momento non è stata ancora presa una decisione definitiva.
Sulle altre tematiche si attende invece ancora un riscontro chiaro. A tal proposito abbiamo appena ricevuto da Orietta Armiliato del Comitato Opzione Donna Social alcune dichiarazioni in arrivo dal Segretario Confederale della UIL Domenico Proietti.
Pensioni, per Proietti ( UIL ) l'incontro è stato deludente
"L'incontro con il Governo è stato deludente". Ad affermarlo è il Segretario confederale della Uil Domenico Proietti, commentando la situazione per il CODS. Entrando nel merito della discussione, il sindacalista ha ricordato che durante il tavolo negoziale "abbiamo ribadito le nostre richieste sulla previdenza, che tanto consenso hanno nel Paese", indicando che "se il Governo non ci ascolta si assumerà una grave responsabilità".
Per quanto concerne invece il proseguo della discussione, "noi andiamo avanti con la nostra battaglia per continuare a reintrodurre principi di equità e giustizia nel sistema previdenziale. È una battaglia complessa, che richiede forza e determinazione. Aspettiamo il testo e poi valuteremmo come continuare la nostra mobilitazione".
Armiliato: spero in rallentamento per motivazioni contabili
Non si è fatto attendere il commento di Orietta Armiliato, che ha condiviso nel Comitato le dichiarazioni di Proietti. "Voglio pensare che questo ulteriore sottrarsi a produrre risposte da parte del Governo sia addebitabile esclusivamente ad un discorso “contabile” in considerazione del fatto che il DEF non è stato ancora licenziato definitivamente e quindi non si conoscono le poste disponibili in gioco", ha evidenziato la fondatrice del CODS.
"Se così non fosse, sicuramente si dovrà ricorrere a sistemi civili di persuasione: la piazza ha sempre pagato e le donne non si sottrarranno alla chiamata indispensabile per manifestare i propri bisogni", ha concluso Armiliato.
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