Passano i giorni, le settimane e i mesi ma l'argomento più chiacchierato e che suscita polemiche a non finire in Italia è sempre lo stesso: la riforma Pensioni 2017. E come se non bastasse il caos per quanto riguarda l'aumento automatico dell'età pensionabile causato dal meccanismo dell'aspettativa di vita, sul quale il Governo potrebbe decidere di rinviare la decisione, Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, è tornato a parlare dell'Ape Social e di come sia importante intervenire per correggere alcune distorsioni dello strumento.

Per il sopracitato sarebbe opportuno l'intervento del Governo in occasione della legge di bilancio.

Riforma pensioni: 'Bisogna prendere in considerazione la denuncia'

Per Cesare Damiano, infatti, secondo quanto riportato da PensioniOggi.it, comincia ad esserci un allarme importante per quel che concerne le istanze di accesso all'APe social ed è giusto prendere in considerazione la denuncia dell'INCA-CGIL, secondo cui l'Inps avrebbe dato un'interpretazione troppo ristretta delle leggi, per evitare di incappare in sorprese nell'imminente futuro, quando verranno costruite le liste definitive delle domande accolte e di quelle respinte.

Dopo le recenti dichiarazioni della Uil, che sarebbe pronta ad avviare una raccolta firme per Ape social e Naspi, stando a quanto dichiarato da Damiano è necessario fare un monitoraggio di prevenzione per decidere eventuali correzioni che permettano di usare tutti i sessantamila posti messi a disposizione per APe social e Quota 41.

Questo perché per Cesare Damiano - e legittimamente - sarebbe paradossale se fruissero di tali prestazioni soltanto la metà dei richiedenti in quanto si andrebbe a ripetere il solito ritornello dove vengono fatte stime altissime da parte di Ragioneria e Inps che poi non trovano riscontro.

Riforma pensioni: per Damiano sarebbe disastroso non attuare correttivi

Cesare Damiano ha concluso dichiarando che sarebbe disastroso voltare le spalle alle persone più deboli e indifese, soprattutto in un periodo nel quale la politica è vista sempre più lontana dai problemi reali e concreti dei cittadini. Insomma, una questione ancora abbastanza intricata che speriamo possa trovare soluzione nel più breve tempo possibile.

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