Saranno tanti i contribuenti italiani che dovranno posticipare l'uscita per andare in pensione anticipata o di vecchiaia a causa dell'aumento dell'età dal 2019. Con i dati diffusi nella scorsa settimana dall'Istat, il Governo sarà chiamato ad approvare il provvedimento di aumento dei requisiti di uscita di cinque mesi, da applicare sia alle Pensioni anticipate che alla pensione di vecchiaia. Si andrà in pensione a 67 anni dal 1° gennaio 2019, rispetto ai 66,7 richiesti fino alla fine del 2018. Per le pensioni anticipate, invece, l'uscita slitterà a 64 anni rispetto ai 63,7 richiesti per tutto il 2017 e per il 2018.
Altrimenti si potrà sperare di avere tanti anni di contributi quanti ne necessitano per andare in pensione anticipata senza tener conto dell'età. Fino a tutto il 2018, agli uomini sono necessari 42 anni e 10 mesi, alle donne dodici mesi in meno.
Pensione anticipata 2017 e pensioni di vecchiaia: ultime novità età uscita dal 2019
Escludendo chi potrà uscire con formule previdenziali quali le pensioni dei precoci con quota 41 o l'anticipo pensionistico Ape social con uscita a quota 63 anni, l'accesso alle pensioni anticipate fino al termine del 2017 a 63,7 anni sarà garantito ai nati nell'anno 1954, purché la data di nascita non superi il 1° giugno. Nel 2018 andranno in pensione anticipata i lavoratori che avranno raggiunto i 63 anni e 7 mesi entro il 1° giugno del 1954.
Per il calcolo, dunque, la data di nascita non dovrà eccedere il primo giorno del mese della classe deputata all'uscita. Aumentare la pensione anticipata a 64 anni dal 2019 significa restringere il bacino dei contribuenti che potranno accedere all'uscita. Infatti, tra poco più di un anno, la pensione anticipata sarà garantita ai nati entro il primo giorno del 1956 e nel 2020 andranno in uscita anticipata i nati entro lo stesso giorno, ma del 1957.
L'ulteriore aggiornamento dei requisiti di età di uscita è previsto per il 2021 e sarà valido fino al termine del 2022: con la pensione di vecchiaia che salirà a 64 anni e 3 mesi, le pensioni anticipate lieviteranno a 64 anni e tre mesi. L'uscita per il 2021 è prevista per i nati entro inizio ottobre dell'anno 1957, mentre nel 2022 andranno in pensione anticipata i nati entro il 1° ottobre del 1958.
Uscita pensione anticipata: a quale età con adeguamenti 2019?
Con gli adeguamenti di età dei successivi bienni, le pensioni anticipate aumenteranno di due mesi di uscita. Pertanto, nel 2023/24 la pensione anticipata salirà a 64 anni e 5 mesi (nati entro inizio agosto degli anni 1959 e 1960) e dal 2025/26, con le pensioni anticipate a 64 anni e 7 mesi, usciranno i nati entro il 1° giugno del 1961 e 1962. I susseguenti aggiornamenti di età di uscita per la pensione anticipata saranno:
- dal 2027 al 2028 uscita anticipata a 64,9 (nati inizio aprile 1963 e 1964);
- dal 2029 al 2030 pensioni anticipate a 64,11 (febbraio 1965 e 1966);
- dal 2031 al 2032 pensione anticipata a 65,1 (1° dicembre 1966 e 1967);
- dal 2033 al 2034 uscita a 65,3 (1° ottobre 1968 e 1969);
- dal 2035 al 2036 pensioni a 65,5 (1° agosto 1970 e 1971).
Pensioni anticipate di soli contributi: calcolo requisiti uscita
In merito alle pensioni anticipate con i soli requisiti dei contributi versati, in virtù dei possibili aumenti di 5 mesi di uscita, dal 1° gennaio 2019 le donne potranno accedervi con 42 anni e 3 mesi di versamenti (per gli uomini 12 mesi in più), mentre dal 1° gennaio 2021 i contributi necessari saranno, rispettivamente, 42,6 e 43,6. I successivi aggiornamenti dei requisiti contributivi per le pensioni anticipate opereranno ogni due anni e faranno registrare, di volta in volta, due mesi in più di contributi necessari.