Il governo apre a nuovi correttivi sull'APE sociale e sul comparto previdenziale dopo l'ultimo incontro con i sindacati tenutosi ieri mattina. Le proposte riguardano in particolare un ampliamento dei requisiti di accesso per le donne e un'ulteriore estensione della sterilizzazione dell'aspettativa di vita in favore dei lavoratori che operano nel settore siderurgico (oltre alle categorie già indicate in precedenza). Mentre sulla pensione di garanzia per i giovani c'è stato un impegno di principio mirante a rendere sostenibili gli assegni dal punto di vista dell'adeguatezza al costo della vita.

Si tratta dell'ultima mediazione possibile per il tavolo tecnico, destinato ora a chiudersi per lasciare spazio alla legge di bilancio ed allo sviluppo della relativa discussione parlamentare. Per il Premier Paolo Gentiloni, i correttivi presentati oggi vanno incontro alle "numerose esigenze sociali ed espresse dal mondo del lavoro", soprattutto considerando il contesto di risorse limitate nel quale l'esecutivo si trova ad operare.

Le esenzioni previste in favore dei lavoratori che hanno svolto attività gravose

Entrando nei dettagli delle tutele proposte dal Governo troviamo un'estensione della platea di coloro che non si vedranno applicare lo scatto di 5 mensilità per l'aspettativa di vita a partire dal 2019.

In particolare, sono state individuate 15 diverse categorie, tra cui maestre, muratori e macchinisti. Per poter beneficiare dell'esenzione sarà però necessario aver svolto l'attività in questione per almeno sette anni nell'ultimo decennio, oltre ad aver acquisito un'anzianità contributiva di almeno trent'anni. Da notare che nelle nuove ipotesi allo studio il provvedimento di tutela contro la Quota 67 dovrebbe poter valere anche per la pensione anticipata, mentre in precedenza era da intendersi solo per l'accesso alla pensione di vecchiaia.

Pensioni flessibili: nel 2018 si allarga la platea dell'APE sociale

Come già anticipato, anche per l'APE sociale sono previste importanti novità riguardanti la platea di accesso alla misura. La nuova proposta del Governo prevede di sfruttare le risorse non utilizzate nell'anno in corso per ampliare la platea di coloro che potranno fruire dell'opzione.

In particolare, sarà consentito un accesso agevolato alle donne per mezzo di un bonus di 12 mesi per ogni figlio, con un tetto massimo di 24 mesi. Mentre per gli anni successivi si conferma l'impegno verso una proroga dell'anticipo pensionistico sociale, anche in questo caso grazie ad un fondo costituito in modo specifico per l'operazione con i risparmi accantonati.

L'impegno verso l'assegno di garanzia per i giovani

Il tema del futuro trattamento pensionistico dei giovani era stato al centro dell'accordo siglato tra Governo e Sindacati a settembre dello scorso anno. Sul punto il Governo ha fatto nuove aperture, anche se al momento non si riscontrano interventi correttivi che vanno a toccare direttamente il comparto previdenziale.

L'esecutivo ha però concordato con i sindacati in merito all'importanza di offrire nuove garanzie e tutele a coloro che sono inseriti nel meccanismo di calcolo contributivo puro degli assegni, in modo da poter assicurare l'adeguatezza dei trattamenti medio bassi sia in riferimento alla pensione di vecchiaia che a quella di anzianità.

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