Le Pensioni integrative sono destinate ad avere un'importanza crescente nel contesto previdenziale futuro, soprattutto considerando che molti lavoratori di oggi ricadranno nel calcolo interamente contributivo. Sul tavolo di confronto tra Governo e Sindacati il tema del secondo pilastro pensionistico è stato affrontato principalmente con la proposta di equiparazione dell'imposizione fiscale tra dipendenti pubblici e privati. Un punto che era previsto all'interno del verbale della FASE 2 siglato a settembre 2016 e che punta a sanare quella che viene da molti percepita come un'ingiustizia, oltre che un freno allo sviluppo del comparto.

Sulle pensioni complementari si punta a rilanciare le adesioni nella pubblica amministrazione

Al contempo, l'esecutivo è al lavoro per rilanciare le adesioni dei lavoratori statali, principalmente tramite un'estensione del meccanismo di ingresso basato sul sistema del "silenzio - assenso". Si tratta di un meccanismo che promette di aumentare i partecipanti al sistema di welfare previdenziale privato portando le sottoscrizioni nella pubblica amministrazione dal 6,4% attuale fino al 20% nell'arco di appena un decennio, con una previsione di crescita annua stimata attorno all'1,4%. Al contempo, l'esecutivo si impegna ad un confronto aperto con le parti sociali al fine di sviluppare ulteriormente la previdenza complementare anche tra i dipendenti del settore privato.