Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 2 novembre 2017 vertono principalmente sull'incontro decisivo che si terrà durante questo pomeriggio tra Governo e Sindacati. L'appuntamento appare infatti come un vero e proprio turning point non solo in merito ai provvedimenti che potranno essere adottati all'interno della prossima legge di bilancio per quanto concerne lavoro e previdenza, ma anche sulla possibilità che si attivi una nuova vasta mobilitazione generale nelle prossime settimane. Alle rivendicazioni dei sindacati nelle ultime ore si è aggiunto anche il pressing dal Parlamento, con un nuovo emendamento sull'adeguamento all'aspettativa di vita in arrivo dal Senato ed una decisa presa di posizione da parte del Presidente della Commissione lavoro della Camera.

Nonostante ciò, la situazione continua a restare connotata da grande incertezza. Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

L'incontro chiave di oggi 2 novembre tra Governo e Sindacati

Per quanto concerne le informazioni da conoscere per seguire l'appuntamento di oggi e attenderne l'esito, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni accoglierà alle ore 16.00 presso Palazzo Chigi i rappresentanti delle principali sigle sindacali componenti la piattaforma unitaria. Saranno presenti, tra gli altri, Susanna Camusso per la Cgil, Annamaria Furlan per la Cisl e Carmelo Barbagallo per la Uil. Riguardo invece ai contenuti, tra i temi in discussione troviamo il rinvio della decreto riguardante l'adeguamento all'aspettativa di vita (che dovrebbe innalzare a 67 anni l'età di pensionamento dal prossimo primo gennaio 2019), ma nel contendere bisogna tenere presenti anche gli altri nodi rimasti irrisolti e facenti parte il verbale siglato a settembre 2016 per la Fase 2.

In discussione vi sono infatti l'estensione dell'APE social, i lavori gravosi, il riconoscimento dei lavori di cura ai fini pensionistici, la pensione di garanzia per i giovani, il rilancio della previdenza integrativa di secondo pilastro e la sua equiparazione tra pubblico e privato.

Dal Parlamento cresce il pressing per il rinvio della decisione sull'aspettativa di vita

Se il nuovo incontro tra Governo e sociali delineerà nel prossimo futuro i reciproci rapporti tra le parti, in Parlamento cresce il pressing per rimandare l'emissione del decreto riguardante l'aggiornamento all'AdV. Sulla questione è stato presentato in Senato un apposito emendamento ad opera della Sen.

Erica D'Adda, ma anche dalla Camera dei Deputati l'On. Cesare Damiano (PD) è tornato a far sentire la propria voce. "L’appello che rivolgiamo a Gentiloni è quello di accedere alla richiesta di spostare la decisione dell’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni. Sarebbe un bel segnale nei confronti di milioni di cittadini. Noi chiediamo solo di rinviare la decisione a giugno del 2018, al fine di valutare con attenzione le scelte da compiere", ha spiegato il Presidente della Commissione lavoro alla Camera. Per sottolineare l'importanza della richiesta, il Parlamentare precisa inoltre che non si tratta di un problema astratto, perché nel 2015 la speranza di vita è addirittura diminuita e lo stesso fenomeno si sta verificando anche nell'anno in corso.

Anche le altre forze politiche sono favorevoli allo slittamento

D'altra parte, le richieste di intervento sulla questione trovano largo consenso non solo tra i lavoratori ed i sindacati, ma anche nello stesso panorama politico. Sull'emendamento presente in Senato per il rinvio dell'Aspettativa di vita si è visto infatti l'appoggio delle forze di maggioranza e di opposizione. Oltre alla prima firma del PD si è infatti registrato l'appoggio anche di Mdp (per un rinvio al 30 giugno 2018), Lega (al 2020), Movimento 5 Stelle e Sel (al 2022). Per capire come andrà davvero a finire bisognerà attendere che maturi la discussione parlamentare, ma anche l'incontro di oggi tra Governo e Sindacati potrebbe essere un'ottima cartina di tornasole riguardo un eventuale cambio di direzione dei decisori pubblici sulla questione.

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