Una delle novità più importanti del pacchetto Pensioni inserito nella Legge di Bilancio per il 2018 è lo sconto permanente di 5 mesi di cui potranno usufruire coloro che svolgono lavori gravosi rispetto agli altri lavoratori. Ciò significa che se dal 1° gennaio 2019 la maggior parte degli italiani andrà in pensione a 67 anni, coloro che sono addetti a mansioni gravose beneficeranno dell'uscita a 66 anni e 7 mesi. La differenza di 5 mesi, a vantaggio dei secondi, resterà in vigore anche nei prossimi anni. Per fare un esempio, nel 2027 i primi usciranno a 67 anni e 8 mesi, i lavoratori che svolgono attività gravose a 67 anni e 3 mesi.

Nell'approfondimento di oggi, torneremo a parlarvi anche della proroga di Opzione Donna.

Il chiarimento sull'emendamento del governo riguardante il blocco dell'aspettativa di vita

Inizialmente, molti lavoratori avevano pensato che il blocco dell'aspettativa di vita fosse valido in maniera permanente rispetto al requisito anagrafico, ovvero 66 anni e 7 mesi. In realtà, come riporta il collega Lorenzo Salvia del Corriere della Sera, ad essere permanente sarà lo sconto di 5 mesi rispetto alle categorie di lavoro normali. Ciò significa che anche chi svolge lavori gravosi, nel prossimo futuro, andrà in pensione dopo i 67 anni, nonostante oggi venga vista come una vittoria la sospensione dell'aumento della speranza di vita nel biennio 2019-2020.

Per quanto riguarda le 15 categorie di lavori gravosi individuate dal governo insieme ai sindacati nel corso del confronto delle ultime settimane, non si escludono eventuali modifiche e aggiornamenti nell'immediato futuro, attraverso nuovi emendamenti che il governo potrebbe presentare alla Camera dei Deputati. Dunque, un discorso in divenire, soprattutto in relazione alle decisioni che la nuova commissione creata dall'esecutivo prenderà riguardo alla questione.

Giorni importanti per la proroga di Opzione Donna

Attraverso l'intervista ad Emanuela Munerato, senatrice del gruppo Misto (Fare!), abbiamo avuto modo di apprendere definitivamente la verità sull'ammissibilità dell'emendamento sulla proroga Opzione Donna presentato dall'onorevole e altre due colleghe (le senatrici Bellot e Bisinella).

Offrendoci la sua disponibilità, per cui la ringraziamo ancora, la Munerato ci ha confermato quanto scritto già due giorni prima, ovvero che l'emendamento ha passato il primo vaglio di ammissibilità da parte della commissione Senato. Ora arriverà il momento più difficile e, allo stesso tempo, atteso dalle lavoratrici.

La senatrice Emanuela Munerato ha inoltre ricordato che nel fine settimana ci sarà la votazione degli emendamenti rimasti ancora in piedi, fra cui appunto quello sulla proroga di Opzione Donna al 31 dicembre 2018. Un passaggio chiave, ancora più importante se vogliamo rispetto a quello compiuto nei giorni scorsi. Le lavoratrici continuano a tenere le dita incrociate, sperando nella riuscita dell'operazione. Ad augurarselo è, per ovvie ragioni, anche l'onorevole del gruppo Misto (Fare!), che avremo modo di ricontattare nei prossimi giorni per chiederle aggiornamenti sul voto in Senato.