Sempre più serrato il confronto tra l'esecutivo e la parti sociali sulla seconda fase della riforma Pensioni. Oggi non sono arrivate le risposte del governo attese dai sindacati, né sull'età pensionabile né sulle altre misure in discussione in questi giorni e per le quali sono già stati presentati degli appositi emendamenti alla legge di Bilancio 2018 al Senato, dalla proroga dell'Opzione donna all'estensione della Quota 41 a tutti i lavoratori precoci.

Il Governo Gentiloni in difficoltà sulla fase 2 della riforma pensioni

Ma le risposte dell'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni sulla previdenza arriveranno sabato prossimo, 18 novembre, durante il nuovo incontro già programmato.

"L'incontro di oggi - ha dichiarato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali - si è concluso con la decisione di rivederci sabato mattina prossimo sulla base - ha spiegato Giuliano Poletti a margine della riunione con i leader di Cgil, Cisl e Uil - dell'impegno del governo a predisporre il materiale con tutte le risposte".

Dall'età pensionabile ad Opzione donna, tante le risposte attese

Il governo, evidentemente, è in difficoltà sulla fase due della riforma pensioni e continua a prendere tempo. Il rischio che non se ne faccia nulla si è già materializzato con il ddl della legge di Bilancio 2018 varato dal Consiglio dei Ministri. Ora, in qualche modo, si sta cercando di correr ai ripari durante l'esame parlamentare della manovra.

I primi emendamenti sono stati presentati a Palazzo Madama, come detto vanno dall'estensione della Quota 41 a tutti i lavoratori alla proroga o stabilizzazione del regime sperimentale di Opzione donna passando per lo stop all'aumento dell'età pensionabile. Ma l'esecutivo ancora non è in grado di dare risposte certe. Questione rinviata, al momento, a sabato prossimo 18 novembre.

Per i sindacati sono insufficienti le risposte date finora dal governo

I sindacati non ci stanno. Le risposte dell'esecutivo sull'età pensionabile "sono ampiamente insufficienti ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso - perché aprono problemi di cambiamento del meccanismo previdenziale". "Alcune proposte - ha detto il leader della Cisl, Annamaria Furlan - sono molto buone, altre vanno corrette, altre mancano". 'Abbiamo chiesto di avere risposte scritte - ha detto il leader della Uil, Carmelo Barbagallo - per fare delle valutazioni di merito più appropriate".