LEGGE DI STABILITA' 2018, l'approvazione definitiva.

Con il voto definitivo del Senato, dopo rinvii, slittamenti, emendamenti vari, è stata approvata la Legge di Stabilità 2018. Essa contiene numerose novità sul fronte “pensioni”, ed in particolar modo sull’anticipo pensionistico, la cosiddetta APE nelle sue due varianti: volontaria e social; sul pensionamento dei lavoratori precoci e su quelli esercitanti attività gravose, oltre al potenziamento dell’esodo Fornero. Come prima misura è stato reso definitivo e strutturale il pagamento delle pensioni il primo giorno bancabile del mese, scongiurando la paventata ipotesi del secondo giorno.

LE MISURE:

  • APE volontaria, il termine ultimo per accedervi è stato esteso a tutto il 2019; per ottenerla è necessario avere i seguenti requisiti: 63 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Purtroppo a rendere difficoltoso l’accesso a tale beneficio contribuisce il paletto di dover essere a tre anni e sette mesi al massimo dalla pensione di vecchiaia a cui si aggiungono altri 5 mesi a partire dal 2019, con questo si rischia che avere 63 anni potrebbe non bastare, c’è da rilevare che i 5 mesi aggiuntivi non sono richiesti per i lavoratori che svolgono le 15 attività gravose già individuate per la misura dell’APE SOCIAL, tali lavori gravosi dovranno essere stati svolti per almeno 7 anni negli ultimi 10 e gli anni di contributi dovranno essere almeno 30; nel caso questi lavoratori esercitanti attività gravose non aderissero all’APE volontaria comunque per essi non scatterà l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni dovuta all’allungamento delle aspettative di vita: essi continueranno ad andare in pensione a 66 anni e sette mesi di età.
  • APE social, a questa misura vengono ammessi, fermo restando i requisiti per ottenere l’APE, e cioè 63 anni di età e 20 di contributi, i disoccupati che hanno involontariamente perso il lavoro per scadenza del contratto a termine e che hanno avuto almeno 18 mesi di contratto negli ultimi 3 anni, tale misura scatta dal 1 gennaio 2018. Previsto anche uno “sconto contributivo” fino ad un massimo di due anni per le lavoratici madri. Ricordiamo, infine, che l’APE SOCIAL è una misura sperimentale che potrebbe essere estesa anche oltre il 2019, nella Manovra 2018 è stata appositamente istituito un Fondo speciale per rifinanziarla.
  • Esodo Fornero, per favorire l’uscita dal lavoro dei dipendenti prossimi alla pensione di vecchiaia è stato ampliato l’istituto, che puo’ essere utilizzato dalle aziende con oltre 15 dipendenti. Tali aziende possono stipulare, con i dipendenti interessati, accordi che consentano di coprire i periodi rimanenti in modo da poter poi godere di una pensione piena. Tale beneficio puo’ essere applicato solo a coloro a cui mancano fino a 7 anni alla pensione di vecchiaia fino all’anno 2020, dal successivo anno ritornerà il limite dei 4 anni
  • Fondo RITA (Rendita Integrativa Anticipata), a tale misura di previdenza possono accedere i lavoratori a cui mancano 5 anni alla pensione ed hanno almeno 20 anni di contributi, non sono previsti requisiti anagrafici di età. Essa consente di richiedere, per le persone uscite dal lavoro, un anticipo di somma versata alla previdenza complementare, per poter attendere serenamente la pensione di vecchiaia.