Con l'approvazione della legge di bilancio 2018 sono in arrivo importanti aggiornamenti per chi si trova verso la fine della propria carriera lavorativa. Il via libera della Manovra ha portato infatti a chiarire definitivamente il quadro degli cambiamenti che troveranno attuazione a partire dal prossimo anno sul comparto previdenziale. Facciamo insieme il punto della situazione nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Gli interventi in favore delle donne sull'APE e per la nuova Quota 41

Partiamo dal cosiddetto anticipo pensionistico tutelato dalla legge (APE social), che vede innanzitutto arrivare degli sgravi per le lavoratrici con figli.

In particolare, la Manovra consentirà un bonus contributivo di sei mesi per ogni figlio (con uno sconto massimo complessivo di 24 mesi). La stessa APE social sarà poi accessibile anche ai lavoratori che risultino in stato di disoccupazione dopo aver avuto un contratto a termine, purché si rispetti il vincolo della cessazione dell'attività lavorativa nel corso del triennio precedente. Sono state inoltre ampliate le categorie dei lavoratori inclusi nei benefici di legge sia per quanto concerne l'anticipo pensionistico che la misura di flessibilità per i cosiddetti precoci. Quest'ultimi potranno accedere più facilmente alla Quota 41 nel caso abbiano svolto attività gravose (grazie all'ampliamento delle categorie riconosciute), stante che sarà possibile maturare il diritto non solo certificando il proprio impegno nei sei anni precedenti su sette, ma anche negli ultimi sette anni su dieci.

APE volontaria prorogata fino al 2019 e RITA più accessibile

Importanti aggiornamenti sono in arrivo anche per l'altro anticipo pensionistico di legge, cioè l'APE volontaria. A spiccare in tal senso è prima di tutto la proroga del provvedimento, che diventa fruibile fino al 31 dicembre del 2019. Ricordiamo che la misura doveva partire lo scorso primo maggio, ma al momento non è ancora chiaro quando potrà effettivamente diventare operativa (le ultime stime parlano di febbraio 2018).

Per quanto concerne la RITA (acronimo di Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) accessibile tramite fondi pensione, si prevede una maggiore facilità di fruizione attraverso lo svincolo rispetto alla certificazione dell'APE volontaria. Sarà inoltre più semplice utilizzare il montante sotto forma di rendita in caso di inoccupazione, con alcuni casi specifici per i quali si garantisce l'erogazione dell'accompagnamento alla quiescenza con uno sconto fino a 10 anni rispetto ai requisiti ordinari di età anagrafica.

L'intervento sulle date di pagamento degli assegni Inps

Tra i ritocchi dell'ultima ora alla Manovra ricordiamo infine un emendamento finalizzato a garantire che i pagamenti degli assegni previdenziali da parte dell'Inps siano effettuati il primo giorno bancabile del mese. Il provvedimento ha valenza definitiva, pertanto la scadenza resterà in vigore anche nei prossimi anni. Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito in merito alle ultime novità che abbiamo riportato. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni suggeriamo di utilizzare la funzione "segui" disponibile in alto, vicino al titolo dell'articolo.