Continua a fare tanto discutere la riforma Pensioni 2017. Dopo i recenti vertici tra Governo e sindacati che hanno sancito quelli che saranno i prossimi aggiustamenti per quanto riguarda il sistema previdenziale, non arrivano buone notizie per i primi pagamenti di Ape Social e della Quota 41 per i lavoratori precoci. Secondo quanto riportato dal sito PensioniOggi.it, infatti, l'erogazione dei due strumenti avverrà soltanto a partire dal 2018. Slitta tutto all'anno nuovo dunque, e a comunicarlo è l'Inps attraverso una nota diffusa nei giorni scorsi.

Riforma pensioni: pagamenti non prima del nuovo anno?

Se per quanto riguarda l'APe volontaria siamo ancora in stand by, non arriva certo una notizia positiva per i pagamenti di Ape social e di Quota 41 dunque. Al momento le domande accolte che sono state presentate entro il 15 luglio scorso sono 15.493 per quanto riguarda il primo strumento e 9.031 per quanto concerne il secondo strumento. Sono state accettate, quindi, rispettivamente il 39% delle domande presentate nel caso dell'Ape social e il 34% nel caso della Quota 41 per i precoci. Nel mese appena cominciato sarà l'Inps a comunicare l'esito della loro domanda e l'importo che spetterà a ciascun richiedente, ma l'erogazione di tali importi avverrà soltanto nel 2018.

Riforma pensioni: dopo il secondo monitoraggio arriveranno i numeri certi

Relativamente al primo monitoraggio fatto dall'Inps, il numero di domande accolte per quanto concerne i due strumenti resta comunque piuttosto scarso. Una volta completate le operazioni di verifica al secondo monitoraggio, quello relativo alle domande presentate entro il 30 novembre scorso (il secondo termine ultimo per presentare domanda), periodo nel quale sono arrivate 8.523 domande per l'APe social e 8.394 per la Quota 41, sarà possibile capire il numero totale e definitivo di individui che sono risultati idonei a tali strumenti.

Insomma, una questione, quella legata all'anticipo della pensione tramite l'APe sociale o per i lavoratori precoci tramite la Quota 41, ancora tutta da definire. L'unica cosa certa è che ormai, coloro i quali risulteranno beneficiari delle due misure, dovranno attendere il 2018 per vedersi erogati i primi importi. Non ci resta che attendere.

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