Valeria Fedeli è stata chiara, non manca molto al rinnovo del contratto Scuola. Ci si chiede cosa cambierà per quanto riguarda lo stipendio degli insegnanti, argomento spinoso da mesi. I tempi stringono, anche perché nel mese di marzo arriverà il primo compenso con gli agognati 'aumenti'. Di seguito gli ultimi aggiornamenti.

Ministro Fedeli su Contratto scuola e statali: 'I fondi ci sono'

La Fedeli rassicura gli insegnanti in merito all'aumento degli stipendi e all'erogazione degli arretrati, dicendo che i fondi sono disponibili. Di opinione nettamente contrastante è invece Sergio Gasparrini, che non è così sicuro della disponibilità economica utile a coprire le liquidazioni.

Ed è proprio questo il motivo per cui le date potrebbero slittare. Come si risolve dunque la questione? Si attingerà alle risorse del Miur? In questo caso però, vien da sé che gli stipendi dei docenti saranno meno cospicui di quelli degli altri statali.

A quanto ammonta l'aumento dello stipendio degli insegnanti?

Il rischio, sebbene non si abbiano conferme, è che l'aumento scenda dagli iniziali 85 euro a 73 euro, ovviamente gradualmente e nel corso di tre anni almeno. Cosa dire invece del bonus per gli arretrati? Nella busta paga dei docenti potrebbero arrivare 450 euro in un'unica soluzione, come previsto, per il mese di marzo. I sindacati in difesa degli insegnanti ovviamente non ci stanno e hanno già fatto sentire la loro voce in merito.

La proposta del sindacalista Rino di Meglio sembra trovare consensi. Ciò che ha proposto è di convogliare due istituti di merito in elementi fissi stipendiali: si parla dei 200 milioni stanziati per la produttività di merito da un lato e dei restanti 380 milioni della Legge di Stabilità. Il Governo, neanche a dirlo, storce il naso, in quanto certo di aver introdotto nella scuola e nell'intero suo sistema il parametro della meritocrazia, elemento che fino ad ora era stato preso sotto gamba, se non eluso completamente.

I sindacati invece restano fermi sulle loro idee: aumenti stipendiali fissi senza tener conto di ulteriori 'sacrifici'. Intanto, il Collettivo Professione Insegnante prosegue la sua petizione volta ad introdurre 200 euro di aumento sugli stipendi dei docenti. Ad ora, sono state raccolte oltre 79mila firme anche se la strada è irta di ostacoli e non certo facilmente percorribile. Una partita - o una guerra - aperta su più fronti che non si chiuderà a breve.