La pensione è sempre un'argomento molto scottante in Italia. Diverse sono le riforme introdotte nel corso degli anni che hanno cambiato i requisiti pensionistici. Seguendo la norma vigente, i requisiti necessari sono due e riguardano l'età e gli anni di contributi che ogni lavoratore ha versato allo Stato. Ad iniziare dal 2012, coloro che hanno raggiunto l'anzianità contributiva entro il 31 dicembre del 1995, possono andare in pensione possedendo 20 anni di contributi versati. I contributi possono essere stati versati a qualsiasi titolo. La Legge Fornero ha invece fissato l'età anagrafica che varia a seconda del tipo di lavoro svolto da ogni cittadino.
Dal 2016 al 31 dicembre 2018, la legge stabilisce che è necessario possedere 70 anni e 7 mesi di età per andare in pensione. Tale requisito per il 2012 era pari ai 70 anni, mentre a partire dal 2013 al 2015 il requisito era di 70 anni e 3 mesi.
Ecco a chi spetta la pensione anticipata
Con la nuova riforma Pensioni 2018, la legge ha stabilito che alcune particolari tipi di categorie potessero usufruire della pensione anticipata. Quest'agevolazione può essere riconosciuta a tutti coloro che sono lavoratori sia autonomi che dipendenti e che sono iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria. Questo beneficio appartiene solo a determinate categorie di lavoratori, come ad esempio i disoccupati che non recepiscono più il sussidio di disoccupazione da almeno 3 mesi.
Sono inclusi tra coloro che possono beneficiare della pensione anticipata anche coloro che sono stati licenziati o si sono dimessi per una giusta causa. Anche coloro che assistono un coniuge con grave handicap da almeno 6 mesi possono richiedere tale agevolazione. Hanno anche diritto gli invalidi civili e coloro che svolgono lavori usuranti sia nell'ambito industriale che in quello dell'edilizia come conduttori di mezzi ferroviari o camion, operatori ecologici, personale infermieristico ecc.
Questi soggetti devono aver svolto l'attività lavorativa per almeno sei anni consecutivi. Per consecutivo si intende la non interruzione della propria attività per i sei anni che precedono il pensionamento.
Le modalità
La pensione anticipata si può ottenere tramite tre strumenti che sono l'Ape sociale, Ape volontario e Rita.
L'ape sociale spetta a tutte le categorie che rientrano nei parametri sopra citati. L'Ape volontario invece consiste in un prestito che la banca concede a chi fa richiesta dell'agevolazione. Tale prestito verrà poi detratto dalla pensione ricevuta in maniera ventennale. Bisogna inoltre ricordate che sulla somma da restituire verranno calcolati gli interessati da parte della banca interessata. Per quanto riguarda Rita invece, può averne accesso solo colui che possiede un fondo previdenziale complementare. Per ulteriori informazioni basta consultare il sito online dell'Inps.