L'Inps con il messaggio n°5187 del 27 dicembre 2017, reperibile sul suo sito istituzionale, ha provveduto a comunicare a tutti i potenziali interessati i nuovi importi rivalutati della SIA, il Sostegno di Inclusione Attiva per l'anno appena iniziato. Anche la procedura telematica di richiesta è stata modificata opportunamente. Ma cerchiamo di capire meglio di che tipo di agevolazione si tratta e come, le famiglie in difficoltà economica, possono eventualmente richiederla.

A chi è rivolta e di che si tratta

La SIA è una misura di sostegno al reddito che si rivolge e coinvolge l'intero nucleo familiare in difficoltà economica.

L'agevolazione viene erogata attraverso il rilascio di una particolare social card utilizzabile per acquistare beni di prima necessità.

Per poter ricevere il sussidio l'intera famiglia beneficiaria, inclusi i minori, deve essere disposta ad aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa che viene predisposto con la collaborazione coordinata dei servizi sociali del Comune di appartenenza, i servizi per l'impiego, i servizi sanitari e le scuole. Viene effettuata una valutazione dei bisogni specifici dei vari componenti della famiglia e delle loro problematiche. Successivamente, i vari familiari vengono indirizzati opportunamente verso l'obiettivo prefissato. Lo scopo è aiutare il nucleo familiare a riottenere l'autonomia economica.

Il sostegno viene riconosciuto per un periodo massimo di 12 mesi a quelle famiglie in difficoltà economica dove siano presenti figli minorenni, disabili o donne in gravidanza, e viene erogato con cadenza bimestrale. Inoltre, il beneficio viene erogato in base alle risorse stanziate dalle singole Regioni e in proporzione al numero di nuclei familiari in difficoltà in ogni Regione.

I requisiti per fare domanda

Il messaggio 5187 dell'Inps ha, inoltre, ufficializzato la rivalutazione degli importi che, per il 2018, andranno da 606,6 euro a 909,9 euro. Per poter richiedere il sussidio, però, si deve essere in possesso di alcuni requisiti. Il richiedente deve essere, innanzitutto, un cittadino italiano o comunitario o un suo familiare.

L'agevolazione può essere erogata anche a cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno permanente.

Inoltre, nessun appartenente al nucleo familiare beneficiario deve aver immatricolato un autoveicolo nei 12 mesi precedenti la richiesta di sostegno al reddito, o, possedere veicoli di cilindrata superiore ai 1300 cc. Inoltre nel nucleo familiare deve essere presente un familiare minore degli anni 18 o una donna in stato di gravidanza accertata o altro familiare disabile e il reddito del nucleo familiare ai fini Isee non deve essere superiore ai 3000 euro. Infine, non si deve essere titolari di altra prestazione assistenziale o previdenziale.

Il modulo di domanda, scaricabile online dal sito Inps, deve essere presentato al Comune di appartenenza.

Il Comune, entro 15 giorni, comunica la richiesta di sussidio all'Inps che, una volta effettuati i controlli di sua competenza entro ulteriori 10 giorni, invia l'autorizzazione a Poste Italiane Spa che provvederà a inviare al beneficiario la comunicazione di accettazione e lo inviterà a recarsi all'ufficio postale a ritirare la social card contenente il sussidio.