Oltre alle misure proposte nel famoso programma di 20 punti, il Movimento 5 stelle, che candida alla presidenza del Consiglio il deputato-portavoce Luigi Di Maio, nell’ambito della riforma Pensioni propone l’aumento degli assegni minimi. Una misura che non è prevista nel programma pentastellato ma di cui parlano tutti i candidati del Movimento 5 stelle a partire dal candidato premier e anche chi sta facendo questa campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 da non candidato, come Alessandro Di Battista.
Pensioni, il programma del Movimento 5 stelle
Il piano di riforma delle pensioni proposto dal Movimento 5 stelle nel programma elettorale prevede, in caso di vittoria alle elezioni, il superamento della tanto chiacchierata legge Fornero, che ancora oggi continua ad avere effetti devastanti sul piano sociale benché una garanzia per i conti pubblici. L’introduzione della Quota 100 per tutti i lavoratori, ovvero la possibilità di andare in pensione con 100 anni dati dalla somma dell’età anagrafica con l’anzianità contributiva. M5s propone l’attivazione della Quota 41 per tutti i lavoratori precoci e non solo per una parte come attualmente previsto dalla legge di Bilancio 2018. In programma anche nuovi provvedimenti per favorire la cosiddetta staffetta generazionale, quindi nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata capaci di mandare a riposo gli ultrasessantenni e di creare occupazione per i giovani.
Inoltre vengono proposte misure di tutela previdenziale per i lavoratori impegnati in categorie di lavoro ritenute usuranti. Infine la proroga (o la stabilizzazione) del regime sperimentale di Opzione donna, per la pensione anticipata delle lavoratrici e l’aumento delle pensioni minime.
Dallo stop alla Fornero alla proroga di Opzione donna
"Oggi - hanno dichiarato le senatrici e candidate del Movimento 5 stelle Sara Paglini e Laura Bottici - abbiamo parlato con molte persone anziane, pensionate, in larga parte donne. Li ha rassicurati sapere - hanno aggiunto le due parlamentari grilline che puntano a riconquistare il seggio a Palazzo Madama - che garantiremo un reddito minimo di dignità, innalzando le pensioni minime - hanno specificato - a 780 euro a singolo anziano".
Secondo il Movimento 5 stelle gli altri partiti non hanno più la credibilità per essere creduti sulle promesse elettorali. “Contrariamente ai politici delle false promesse - hanno dichiarato Sara Paglini e Laura Bottici - questi per noi sono impegni e li manterremo - hanno sottolineato - se andremo al governo del paese”. Quella dell’aumento delle pensioni minime è una della battaglie storiche del Movimento 5 stelle fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. La misura, come detto, non compare nero su bianco nel programma elettorale perché nella visione pentastellata dovrebbe far parte del reddito minimo di cittadinanza che non sarà rivolto solo ai pensionati. "Una signora ha avuto gli occhi lucidi – ha dichiarato le due senatrici M5s a margine di un incontro elettorale ieri a Pontremoli (Massa Carrara) - mentre diceva che viveva con una pensione misera di poco più di 400 euro e che non ce la faceva più".