Quasi tutti i partiti ormai, tranne il Pd di Matteo Renzi, promettono in campagna elettorale l’abolizione, o comunque il superamento, della riforma Pensioni della Fornero. Dal Movimento 5 stelle guidato dal candidato premier Luigi Di Maio alla Lega di Matteo Salvini che propongono programmi molto simili sulla questione previdenziale. Non solo sulla rottamazione della legge Fornero ma anche sul dopo, su come andare in pensione una volta abolita la riforma varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno in Parlamento della maggioranza di larghe intese alla tedesca.

Quota 100 per tutti e Quota 41 le proposte leghiste e pentastellate.

Pensioni, la posizione di Confindustria sulla legge Fornero

Ma il Movimento 5 stelle nel programma elettorale, per iscritto, promette anche la proroga (o la stabilizzazione, questo non si è ancora capito) della formula sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici. Su questo nulla è invece scritto nel programma della coalizione di centrodestra che il leader del Carroccio Matteo Salvini ha comunque difficoltà a far digerire agli alleati, dai più piccoli, come il capo politico della quarta gamba del centrodestra, Raffale Fitto (Udc-Noi con l’Italia) ai più grandi come il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi passando per la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che sul capitolo pensioni hanno espresso in questi gironi idee diverse rispetto a quelle dell’alleato leghista.

Sulla riforma pensioni, oltre all’intervento di Renzi oggi a Repubblica Tv, si fa sentire la voce del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

Previdenza, parla il leader degli industriali Vincenzo Boccia

“Sulla legge Fornero – ha detto oggi ai microfoni di Radio Capital - dal punto di vista categoriale anche noi dovremmo dire che dovrebbero cambiarla, perché – ha spiegato il leader degli industriali - avere un lavoratore fino ad età avanzata non è proprio il massimo della vita”.

Però c’è un però, come si suol dire. “Però ricordiamo – ha proseguito Boccia , ospite di 'Circo massimo' su Radio Capital - che abbiamo un debito pubblico rilevante e toccare la legge Fornero significa – ha sottolineato - aumentare deficit e debito”. Quindi niente abolizione della riforma Fornero, ma “occorre – ha detto il presidente di Confindustria intervenendo oggi sulla riforma pensioni - un'operazione di responsabilità".