Docenti, personale Ata ed educativo della Scuola che sono andati già in pensione avranno un aumento dell'assegno mensile derivante dal rinnovo dei contratti statali 2018. Interessati sono i dipendenti della scuola la cui uscita per la pensione sia avvenuta negli anni 2016 e 2017. L'Inps, infatti, dovrà procedere con il ricalcolo della pensione già liquidata comprendendo gli aumenti degli stipendi derivanti dal rinnovo del contratto scuola. Lo prevede l'articolo 36 del contratto scuola che dispone il ricalcolo delle Pensioni già liquidate al 1° settembre del 2016 e al 1° settembre del 2017 e, in ogni modo, le pensioni liquidate nei primi due anni del rinnovo del contratto degli statali.

Contratti statali e contratto scuola 2018: ultime novità oggi aumenti pensioni

Nel dettaglio, i benefici derivanti dall'applicazione degli incrementi degli stipendi dei docenti e degli Ata in conseguenza del rinnovo del contratti degli statali e della scuola sono computati ai fini delle pensioni negli importi riportati nella tabella A1. Tali benefici riguardano i docenti ed il personale della scuola che abbia cessato il servizio, per andare in pensione, nel periodo di vigenza del nuovo contratto degli statali. E, pertanto, la disposizione contenuta nel contratto scuola 2018 porterà a degli aumenti delle pensioni che saranno differenziati a seconda del meccanismo di calcolo dell'Inps per la determinazione di quanto spetti di trattamento pensionistico.

Due sono le ipotesi di quanto sarà recuperato mensilmente dai docenti e dagli Ata di pensione. La prima ipotesi riguarda un aumento delle pensioni che si potrebbe aggirare tra i 50 ed i 60 euro mensili lordi nell'ipotesi in cui la pensione sia stata calcolata con il meccanismo retributivo per tutti gli anni di servizio effettuati fino alla fine dell'anno 2011.

In questo caso, per i successivi anni, il calcolo della pensione è stato effettuato con il meccanismo contributivo. Tale meccanismo, inoltre, riguarderebbe gli impiegati della scuola che avessero versato 18 anni di contributi prima entro il 31 dicembre 1995: secondo i calcoli di ''Italia Oggi'', dovrebbe rientrare in questo meccanismo circa il 30 per cento dei docenti, degli educatori e degli Ata.

Scuola, aumenti pensione docenti e Ata: di quanto sarà l'aumento delle pensioni?

Un aumento delle pensioni meno corposo con gli incrementi degli stipendi derivanti dal rinnovo dei contratti statali e della scuola spetterebbe, invece, ai docenti e Ata che dovessero rientrare nel meccanismo pensionistico più recente. Il quotidiano economico, infatti, stima in circa 20 euro di aumenti mensili lordi per le pensioni liquidate al personale della scuola con il meccanismo retributivo per i contributi versati fino al 31 dicembre 1995 (ma per un numero di anni inferiore a 18 anni) e con il meccanismo contributivo per gli anni di servizio a partire dal 1° gennaio 1996. In questo calcolo dovrebbe rientrare il 70 per cento delle pensioni nella scuola con liquidazione negli anni 2016 e 2017.