Rieccoci a parlare di Pensioni e soprattutto di Ape volontario, lo "scivolo" che permetterà alcuni lavoratori di uscire più in fretta (a proprie spese) dal mondo del lavoro. Ricordiamo brevemente di cosa stiamo parlando: l'APe volontario (Anticipo Pensionistico) è un cosiddetto strumento contributivo che rappresenta un vero e proprio prestito contratto con un istituto bancario che permetterà di abbandonare l'attività lavorativa anticipatamente di qualche anno (massimo 3 anni e 7 mesi nel 2018) rispetto alla pensione di vecchiaia. L'Ape è in pratica un reddito ponte di durata massima di 43 mesi che la banca elargisce al richiedente fin quando quest'ultimo non arriva a percepire la pensione di vecchiaia.

Tale prestito sarà suddiviso in 12 rate mensili e sarà a tasso fisso, e dovrà essere estinto in 20 anni. I requisiti generali per utilizzare questa "misura" sono: minimo 20 anni di contributi versati, 63 anni di età del lavoratore e, allo stesso, dovranno mancare non più di 3 anni e 7 mesi alla pensione di vecchiaia. La stessa pensione di vecchiaia sarà garanzia del prestito.

In data 18 aprile 2018 l'Istututo Nazionale Previdenza Sociale ha pubblicato il dato sul numero delle richieste di Anticipo Pensionistico Volontario APE. Contestualmente all'avanzamento di tale richiesta, si sarà provveduto a inoltrare anche domanda di pensione di vecchiaia, di contratto di finanziamento, di assicurazione contro il rischio di premorienza e di accesso al fondo di garanzia.

Inoltre l'INPS rende noto che il richiedente tale strumento APE deve specificare sia l'istituto di finanziaria a cui desidera chiedere il prestito sia l'assicurazione a cui si è rivolto per il rischio premorienza. Vediamo i termini di scadenza e come ovviare al superamento di tali termini.

Data scadenza presentazione domande di Anticipo Pensionistico Volontario APE

L'INPS ha determinato che coloro che tra il primo maggio e il 18 ottobre 2017 fossero stati in possesso dei requisiti per richiedere l'APE Volontario, avrebbero potuto farne richiesta entro e non oltre il 18 aprile 2018: in tal modo avrebbero potuto usufruire degli anticipi, comprensivi delle rate arretrate già maturate.

I numeri: quante domande sono state presentate

Dal 13 febbraio 2018 sul sito ufficiale dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è attivo un simulatore di calcolo che permette, inserendo i dati del richiedente l'APE, di venire conoscenza del valore indicativo dell'importo del prestito e la relativa rata di rimborso. Tale calcolatore ha registrato, al 18 aprile 2018, circa 216.000 simulazioni di calcolo. Sempre l'INPS, ci fa sapere che 11.249 domande di Anticipo Pensionistico Volontario sono state approvate.

Cosa può fare chi non è riuscito in tempo a presentare la domanda

Chi avesse intenzione di usufruire di questo strumento contributivo, ma non sarà riuscito a presentarne richiesta entro la data di scadenza del 18 aprile, potrà in ogni caso presentare domanda, iniziandone a beneficiare dal mese seguente l'invio della stessa.

Tale scadenza risponde alla regola imposta dalla circolare del 18 ottobre 2017 riguardo l'Anticipo Pensionistico Volontario, per cui al richiedente l'APE è concesso un tempo di sei mesi per scegliere di ottenere il beneficio previdenziale comprensivo delle rate arretrate. La scelta di usufruire di tale metodo di Anticipo Volontario della pensione, è ufficialmente attiva dal 12 aprile 2018. Finora l'unico Istituto Bancario che ha aderito al rilascio del finanziamento dell'APE è Banca Intesa: quest'ultima ci fa sapere che mediamente il finanziamento richiesto è stato di 34 mesi e con un importo che si aggira sui 1100 euro.

Ed allora: buona pensione a tutti...e più in fretta!