Se qualcuno se lo stesse chiedendo, non è uno scherzo. Se ne sta parlando su Facebook e su tutti gli altri social network. La settimana scorsa è arrivata la notizia ufficiale. Dopo l'abbandono di Fiat nel 2011 e di molte altre aziende negli anni successivi, anche Luxottica, azienda italiana famosa in tutto il mondo incentrata sull'occhialeria, ha revocato la sua iscrizione dalle associazioni territoriali di Confindustria. Nello specifico, quella di Belluno, Trento, Torino e Treviso, ma rimanendo con Anfao, ovvero l'Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici.
Questo evento comporta una perdita di guadagni non indifferente, oltre a polemiche e preoccupazioni interne non esternate pubblicamente, specialmente nel bellunese, dato che l'azienda ha un peso di quasi il 40% sui conti dell'associazione di Belluno, paese che fa dell'occhialeria uno dei suoi settori produttivi più importanti.
Perché Confindustria sta scivolando giù nel baratro?
Il motivo sembra essere il fatto che, negli ultimi anni, agli occhi delle aziende, l'associazione sia inaffidabile e dispendiosamente inutile. In particolare, la Luxottica si è spesso lamentata del disinteresse e dalla poca interazione da parte di Confindustria nei confronti delle aziende. Altre lamentele riguardano il fatto che la quota che le aziende pagano all'associazione tende sempre ad aumentare, specialmente negli ultimi anni.
Altra cosa da aggiungere è il fatto che le aziende si sentano troppo soffocate dalla politica confederale e vorrebbero essere libere di sperimentare approcci e modi di fare differenti. A questo punto, il sensato ragionamento che una qualsiasi azienda si potrebbe porre è la circostanza che non valga per niente la pena pagare tanto per ricevere nessun servizio o servizi fatti in maniera marginale e quindi insoddisfacente.
Infatti, molte altre grandi e piccole aziende stanno pensando di fare la stessa cosa ed è un rischio che Confindustria non può permettersi assolutamente in questo momento.
In conclusione
Senza ombra di dubbio, Confindustria deve darsi una regolata e rinnovarsi, altrimenti è veramente destinata a cadere ancora più in basso di dove già si trova.
Le continue aziende che si tolgono causano una negativa reputazione all'associazione spingendone altre, magari intenzionate ad iscriversi, a tornare sui propri passi. Bisogna solo sperare che la situazione non peggiori. Ai posteri l'ardua sentenza.