Fastweb, come molti già sapranno, è una compagnia telefonica italiana che utilizza le reti TIM per offrire il proprio servizio di telefonia. La società, fino ad oggi aveva i call center all'estero, ma è stato recentemente deciso che sarebbero tornati in Italia. Ciò consentirà all'azienda di creare nuovi posti di lavoro nel nostro Paese. Il primo commento riguardo questa novità, arriva direttamente dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda che afferma che al giorno d'oggi è possibile combattere il fenomeno della delocalizzazione dei call center.
Nello specifico, assisteremo al trasferimento dalla Romania all'Italia. Vediamo, però, gli accordi presi da Fastweb.
Fastweb: nuove assunzioni, ecco le novità
La compagnia telefonica ha stretto un accordo di tre anni con Comdata, un servizio di gestione clienti a cui si appoggia anche Iliad, la società telefonica di origini francesi che punta a diventare il quarto operatore nazionale. A Comdata, sarà affidata la gestione dell'assistenza tecnica, ma anche di quella commerciale, sia di privati che di piccole aziende. Questo cambiamento di localizzazione avverrà gradualmente e dovrebbe essere conclusa entro il 30 settembre 2018. Questa strategia, secondo quanto riportato dai vertici, dovrebbe consentire di aumentare la qualità dei servizi offerti ai clienti.
La notizia, riguarda Cagliari e Lecce, poiché si parla di un'operazione di reshoring, ovvero di ritorno alla madre patria. A questo punto, poiché servirà del personale, Fastweb aprirà delle candidature, non si sa ancora quando, ma sicuramente entro la fine di settembre, che dovrebbe offrire lavoro a circa 220 persone.
Questa mossa consente di combattere, come già detto, il tanto diffuso fenomeno della delocalizzazione, che consente di spostare le attività all'estero, come accade anche per le case automobilistiche che riescono a risparmiare sulla manodopera e sulle tasse a favore di un maggior guadagno.
Generalmente quando si sposta un'industria all'estero, si chiude quella situata nel proprio Paese e si passa al licenziamento degli operai. L'iniziativa di Fastweb è una diretta conseguenza del Protocollo di autoregolamentazione. Quest'ultimo è stato firmato lo scorso 4 maggio dalla società stessa, più altre 12 compagnie, come Eni, Enel, Tim che ricoprono una clientela pari al 60% del totale.
Il protocollo riguarda circa 80 mila lavoratori e in sintesi afferma che l'80% del lavoro deve essere svolto nel nostro Paese.