Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 28 maggio non possono prescindere dalle evoluzioni politiche di queste 24 ore. Se fino a qualche giorno fa sembrava tutto pronto per Opzione Donna, il pensionamento con quota 100 e la quiescenza dopo 41 anni di contributi, adesso il passo indietro sul fronte previdenziale è praticamente certo. Il no a Paolo Savona come ministro dell'Economia ha decretato il fallimento del progetto di governo M5S e Lega Nord, con il professor Giuseppe Conte incaricato premier. Il contratto della nuova maggioranza parlamentare prevedeva il superamento della legge Fornero, questione rimandata a data da destinarsi con l'annuncio dell'incarico affidato da Sergio Mattarella all'ex commissario Spending Review.
Pensione Opzione Donna
La proroga di Opzione Donna al 31 dicembre 2018 sarebbe stato uno dei primi provvedimenti del nuovo governo giallo-verde. A sostenerlo, prima del terremoto politico delle ultime 48 ore, un'indiscrezione giornalistica rilanciata da Il Sole 24 Ore. Allo stato attuale delle cose, la misura in favore delle donne diventa nient'altro che un miraggio. Il premier incaricato Carlo Cottarelli ha sottolineato come il nuovo governo avrà il compito di traghettare l'Italia verso nuove elezioni. Qualora riuscisse ad ottenere la fiducia alla Camera e al Senato, la squadra dei ministri procederà con il suo lavoro fino al termine dell'anno in corso, contribuendo alla realizzazione della legge di Bilancio per il 2019.
Se invece non supererà l'esame in Parlamento, il neo esecutivo si dimetterà immediatamente, portando il Paese al voto subito dopo al fine di agosto. Quest'ultima appare l'ipotesi più percorribile, alla luce delle dichiarazioni di Luigi Di Maio e Matteo Salvini nei confronti del governo tecnico nascente.
Pensione Quota 100
Semaforo rosso per la pensione con quota 100, attraverso cui si puntava a superare l'attuale sistema previdenziale basato sulla legge Fornero.
L'impianto pensionistica in vigore nel nostro Paese resterà uno dei capi saldi del percorso politico di Cottarelli, il quale durante il suo primo discorso da premier incaricato di fronte ai giornalisti ha dichiarato che la sua azione sarà improntata sulla gestione prudente dei conti pubblici. Affermazione che pone una pietra tombale sulla riforma delle pensioni inserita nel contratto firmato da M5S e Lega Nord, le due maggiori forze politiche votate entrambe per cancellare la Fornero.
Pensione con 41 anni di contributi
I lavoratori precoci salutano anche loro definitivamente il sogno di quota 41 per tutti, che avrebbe dato loro la possibilità di raggiungere la quiescenza dopo 41 anni di contributi. Se saltano Opzione Donna e quota 100, lo stesso discorso può essere fatto per le pensioni dei precoci, fuori dal programma del nuovo esecutivo. Se ne riparlerà, salvo clamorosi dietrofront dell'ultimo minuto, a fine anno o, più realisticamente, a partire dal 2019, quando l'Italia avrà un governo votato dal popolo italiano.