Le ultime ore hanno visto tornare al centro della scena l'ex Commissario per la spending review Carlo Cottarelli, chiamato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al tentativo di formare un nuovo governo neutrale, dopo il fallimento delle precedenti ipotesi. Ma quali sono le idee in merito al comparto previdenziale dell'economista alla guida dell'Osservatorio sui conti pubblici? Facciamo insieme il punto della situazione partendo proprio dalle sue ultime prese di posizione diffuse al riguardo.

Pensioni, sostenibilità e costo delle riforme al centro delle ultime osservazioni

Dal punto di vista dell'ex Commissario alla revisione della spesa, il focus sul comparto previdenziale non può che concentrarsi sulla sostenibilità degli eventuali interventi correttivi che potrebbero essere apportati nel comparto previdenziale. Non a caso, nelle scorse settimane lo stesso Cottarelli ha pubblicato più volte attraverso i social network degli accurati fact checking in merito a quelli che potrebbero essere gli effettivi costi del superamento della legge Fornero. Una politica che appare improbabile nel caso si formasse un governo a guida dell'economista, mentre potrebbero essere maggiormente plausibili ipotesi in continuità rispetto alle opzioni di flessibilità rese disponibili nell'ultima legislatura (come l'APE sociale, la versione volontaria e quella aziendale).

Non a caso, secondo le recenti prese di posizione da parte dello stesso Cottarelli, l'Italia si colloca al secondo posto in classifica tra i Paesi OCSE per il peso delle pensioni rispetto al PIL (davanti a noi si situa solo la Grecia). Una misura che si traduce in costi previdenziali fissati al 15% rispetto al prodotto interno lordo, con proiezioni di crescita fino al 18,7% entro il 2040.

Uscite anticipate, meno probabili quota 100, 41 ed opzione donna

In questo quadro di spesa, si può capire come un eventuale governo neutrale difficilmente porterebbe avanti le ipotesi del programma congiunto giallo-verde, che prevedevano il superamento della legge Fornero tramite la quota 100 e 41, oltre all'estensione della pensione anticipata tramite opzione donna.

Misure che secondo Cottarelli costerebbero più di 8 miliardi di euro ogni anno. Ma per capire come evolverà davvero la situazione, non resta che attendere le prossime ore, visto che la formazione del nuovo Governo si è già rivelato un compito tutt'altro che scontato da portare a termine.

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