In materia previdenziale resta sul generico ma sulle Pensioni d’oro sembra avere le idee abbastanza chiare il nuovo premier Giuseppe Conte che oggi ha illustrato le dichiarazioni programmatiche in aula al Senato della Repubblica e poi alla Camera dei Deputati per la replica. Fino sono stati il ministro del Lavoro Luigi Di Maio e il ministro dell’Interno Matteo Salvini, entrambi vicepremier, ad alimentare aspettative sulla riforma pensioni del “governo del cambiamento”: superamento della legge Fornero, Quota 100 (ma ancora resta da capire di che tipo), proroga Opzione donna, Quota 41 per i lavoratori precoci (anche in questo caso non sono chiari i dettagli della misura).

Governo, le dichiarazioni di Conte in Parlamento su pensioni e reddito di cittadinanza

Nessun dubbio, intanto, sullo stop ai privilegi pensionistici. "Le cosiddette pensioni d'oro – ha detto il presidente del Consiglio in aula a Palazzo Madama annunciando tagli - sono un esempio di ingiustificato privilegio che va contrastato”. Conte ha già indicato le pensioni da ritenere d’oro e quindi privilegi da contrastare. “Interverremo – ha detto il premier - sugli assegni superiori ai 5.000 euro netti mensili nella parte – ha specificato - non coperta dai contributi versati". Si riaprirà il solito dibattito politico e giurisprudenziale sui cosiddetti diritti acquisiti, ma è in questa direzione che sembra intenzionato comunque ad andare il governo gialloverde.

Il premier ha annunciato al Senato tagli alle pensioni d’oro che superano 5.000 euro

Pensioni e reddito di cittadinanza, ne ha parlato oggi il premier al Senato. "E' ora di dire che i cittadini italiani – ha spiegato Conte - hanno diritto a un salario minimo orario, affinché nessuno – ha sottolineato - venga più sfruttato”. Non solo il salario minimo orario, annunciato dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio, ma soprattutto reddito di cittadinanza per i disoccupati, il cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle, una delle misure più attese dai disoccupati del Sud Italia, dove la disoccupazione giovanile, e non solo, raggiunge livelli drammatici.

I cittadini italiani “hanno diritto a un reddito di cittadinanza – ha aggiunto il presidente del Consiglio - e a un reinserimento al lavoro qualora si ritrovino disoccupati, che hanno diritto – ha evidenziato - a una pensione dignitosa". Riforma pensioni e lavoro rimangono al centro dell’agenda di quello che è stato ribattezzato come “governo del cambiamento”, ora resta da conoscere nel dettaglio i provvedimenti che si intendono attuare e la tempistica.