Il ministro Di Maio, fautore del superamento della Fornero, era già stato smentito dai numeri, per quanto concerne le coperture da trovare, con il ricalcolo delle pensioni d'oro per poter aumentare le Pensioni minime. Ora le dichiarazioni del leghista Brambilla, fautore della "quota 100", ci spiegano che si, in effetti nel governo gialloverde ci sono tante idee, tante proposte, tanto di tutto...ma mancano le coperture.

L'ammissione di Brambilla e le carte scoperte sul tavolo

Brambilla, in una intervista, ammette infatti che il ricalcolo delle pensioni d'oro porterebbe tra i 100 e i 200 milioni in cassa, a fronte del miliardo cui faceva riferimento Di Maio, ma che il tutto potrebbe essere superato con un bel contributo di solidarietà da prendere dalle tasche dei pensionati.

Una contraddizione in termini?

Il contributo di solidarietà

Il contributo di solidarietà consisterebbe in un prelievo sulle pensioni più basse, ad esclusione di quelle sociali e di invalidità, dello 0.35%, salendo progressivamente fino a quelle più alte. Secondo Brambilla si potrebbero ricavare due miliardi da utilizzare per sostenere i lavoratori più giovani con lavori discontinui e gli ultra cinquantacinquenni privi di lavoro. Il tutto, dovrebbe essere concordato con il sindacato e secondo l'esponente leghista, con il favore dello stesso Di Maio che "si renderà conto che il taglio alle pensioni da lui prospettato può creare molti più problemi rispetto al contributo di solidarietà".

Bilancio di questo primo mese di governo

Dunque ricapitolando: il ministro Di Maio. propone il ricalcolo delle pensioni d'oro, per trovare i soldi per alzare le pensioni minime a 780 euro, convinto di ricavarne il miliardo necessario a coprire il provvedimento ma, fatti bene i conti, da tale provvedimento viene dimostrato che se ne ricaverebbero solo 100 o 200 milioni.

Il Ministro tace e inizia a parlare Brambilla, il sottosegretario leghista cui si deve la proposta di introdurre la "quota 100" come parametro per superare la Fornero e riformare le pensioni (riforma che per altro penalizzerebbe i pensionati rispetto ai correttivi introdotti dal governo Gentiloni). Egli propone di trovare le coperture andando a prendere un contributo di solidarietà ai pensionati, anche a quelli con pensioni modeste. Morale: si comincia ad intravedere la distanza tra le promesse della campagna elettorale e la realtà dei provvedimenti per ora solo ventilati.