Solo da pochi mesi i lavoratori statali di tutti i Comparti di cui è composta la Pubblica Amministrazione hanno ricevuto i nuovi stipendi con gli aggiornamenti all’inflazione fermi da quasi un decennio.

Tutti ricordano la lunga querelle relativa ai rinnovi dei contratti dei lavoratori pubblici, finalmente arrivata a conclusione ad inizio anno. Per i lavoratori statali e per il loro stipendio però sembra non esserci pace perché l’Inps con il messaggio 3224 del 30 agosto 2018, ha confermato come da gennaio questi lavoratori perderanno qualcosa in termini di stipendio.

Ecco i motivi di questa riduzione e cosa dice l’Istituto nel messaggio ufficiale pubblicato sul sito Inps.it nell’area “l’Istituto comunica”.

Elemento perequativo

Salvo interventi in salvaguardia oggi difficilmente ipotizzabili, molti dipendenti della PA nel 2019 perderanno qualcosa di stipendio. Nel nuovo anno la busta paga dei dipendenti pubblici non avrà più la voce elemento perequativo. Ma cos’è l’elemento perequativo? Si tratta della soluzione che il Governo ha trovato per quei lavoratori che per via degli aumenti tabellari di stipendio, rischiavano di perdere il bonus Renzi da 80 euro al mese. In pratica, l’elemento di perequazione consiste in un emolumento in busta paga che sterilizza l’aumento contrattuale tenendolo al di sotto della soglia utile a percepire il bonus Irpef introdotto da Renzi.

Perché adesso si rischia una busta paga più bassa?

I contratti collettivi rinnovati di recente sono ormai prossimi alla scadenza. Infatti tutti i contratti di ogni singolo Comparto delle PA, sono stati rinnovati in misura retroattiva, cioè per il triennio 2016-2018. Il 31 dicembre prossimo questi CCNL scadranno e dato che l’elemento perequativo era previsto proprio dai CCNL, con la scadenza di questi, scompare anche la perequazione.

Questo in pratica quanto chiarisce l’Inps con il suo messaggio. Dall’Istituto dunque la conferma che questo elemento perequativo verrà erogato solo fino a dicembre 2018 e solo a lavoratori in servizio per minimo 15 giorni durante il mese. L’Inps ha quindi confermato ciò che da tempo si sapeva, cioè che da gennaio i lavoratori statali avrebbero perso qualcosa come busta paga.

Un problema conosciuto e sul quale i sindacati da tempo si sono mossi chiedendo all’Esecutivo di voler prevedere nel nuovo CCNL che avrà anch’esso validità triennale (fino al 2021), ancora l’elemento perequativo, però rendendolo stavolta strutturale.

Presto dovrebbero riaprirsi le piattaforme di rinnovo ma intanto, senza operazioni che come dicevamo, potrebbero portare ad una salvaguardia anche se solo in fase transitoria, a gennaio molti lavoratori avranno la brutta sorpresa.