Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 26 settembre 2018 vedono emergere dalla stampa economica specializzata nuove conferme in merito all'ipotesi di penalizzazione da applicare a chi sceglierà la quota 100. Nel frattempo mancano ancora novità in merito alla quota 41, mentre l'ex Ministro Elsa Fornero mette in guardia contro i rischi di riduzione degli assegni. Una posizione contro la quale si scaglia però l'attuale Vice Premier Di Maio, che rilancia il superamento della riforma avvenuta nel 2011 e l'avvio del reddito e delle pensioni di cittadinanza con la prossima Manovra.
Pensioni anticipate e Quota 100: ancora notizie su un possibile taglio dell'1,5% annuo
Si moltiplicano le ipotesi di applicazione di un taglio sul futuro valore dell'assegno pensionistico per coloro che decideranno di fruire della prossima flessibilità previdenziale. Le nuove conferme riguarderebbero in particolare la futura quota 100, che potrebbe partire dai 62-64 anni e prevedere quindi non meno di 36 anni di versamenti. Anche il noto quotidiano economico il Sole 24 Ore ha riportato a tal proposito che le risorse a disposizione per il superamento della legge Fornero ammonterebbero al massimo ad 8 miliardi di euro. Motivo per il quale il controllo della spesa dovrebbe passare anche per l'applicazione di una penalizzazione.
La stima sul taglio applicato viene nuovamente confermata anche dal quotidiano economico all'1,5% annuo, percentuale che andrebbe poi moltiplicata per il numero di anni mancanti rispetto all'età della quiescenza di vecchiaia (raggiungibile nel 2019 a 67 anni di età). Resta invece ancora da chiarire se potrà realizzarsi contemporaneamente una quota 41 - 41,5 (senza vincoli anagrafici) da destinare ai lavoratori precoci, anche se appare certo che un possibile via libera sarebbe legato ugualmente ad una forma di penalizzazione sul futuro assegno.
Ex Ministro Fornero: se si abbassa l'età di uscita si riducono anche gli assegni
Proprio in merito alla prospettiva di assegni in calo ed alle conseguenze negative per le persone in età avanzata è tornata ad esprimere le proprie perplessità Elsa Fornero, spigando durante un'intervista rilasciata a Radio 2 che si tratterebbe di una controriforma non conforme all'evoluzione demografica del Paese.
In questo modo infatti si creano i "nuovi poveri del domani". Secondo l'economista, non sarà comunque possibile infatti "realizzare tutte le promesse fatte e non si farebbe neanche il bene degli italiani se lo si facesse", anche perché "non capisco per quale motivo si debbano illudere gli elettori. Quando sei al Governo non puoi continuare a promettere cose irrealizzabili", ha concluso l'ex Ministro del lavoro.
Di Maio replica a Fornero: ha causato lacrime e sangue
Alle ultime dichiarazioni di Elsa Fornero non si è fatta però attendere la replica del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che ha risposto con durezza all'idea di non poter intervenire per diminuire l'età di quiescenza. "Ha sulla coscienza milioni di italiani e che con la sua riforma lacrime e sangue ha creato i poveri di oggi" evidenzia l'esponente pentastellato, ricordando che si proseguirà sicuramente al fine di superare la Legge Fornero e per avviare il reddito e le pensioni di cittadinanza, incrementando le minime fino a 780 euro al mese.
Il Governo del 2011 ha causato "lacrime e sangue per i comuni cittadini, ma hanno lasciato i vitalizi e le pensioni d'oro per i privilegiati" conclude quindi Di Maio, spiegando che ora si occuperà di sostenere i più deboli.